Pazzia, squilibrio, depressione, emarginazione e suicidio. Sono cinque parole al cui solo pensiero la pelle si accappona. Se dovessi pensare, per antonomasia, ad una scrittrice che ha narrato con estrema lucidità la sua follia, citerei senz’altro Alda Merini, poetessa ‘ribelle’ novecentesca che per più di un decennio ha dovuto subire il dolore dell’internamento. Le “diverse” […]