Paola Buratto Caovilla, pittrice, scrittrice e creativa, fondatrice con il marito René dell’azienda di calzature di lusso René Caovilla, presenta l’opera “No More Time – Oceans are Life” durante la Monaco Ocean Week, dal 24 marzo al 30 aprile 2023. L’installazione sarà esposta nei giardini de La Fondazione Principe Alberto II, nel Principato di Monaco.
La creazione consiste in un globo in resina e pittura acrilica che rappresenta il pianeta. Una mappa del mondo incentrata sugli oceani che ci ricorda il nostro legame indissolubile con la terra, che dobbiamo preservare. Propone un forte messaggio, un grido d’aiuto in un momento di grande sofferenza del mondo. Le Principesse Maria Chiara e Maria Carolina di Borbone delle Due Sicilie sono le ambasciatrici di questa iniziativa che è in linea con il loro impegno umanitario. L’Incontro ha intervistato Paola Buratto Caovilla.
Buongiorno Paola, da cosa ha avuto origine il tuo interesse per la sostenibilità sociale?
“Nasco da una famiglia proprietaria di un’impresa che ha prodotto fin dagli anni ’70 calzature per bambini. Mio padre Zeno Buratto aveva 400 operai e produceva scarpe ortopediche e protesi: con questi prodotti ha aiutato molti bimbi nel mondo, anche in Africa. E’ sempre stato un uomo generoso, attento alla sostenibilità sociale. Aveva già capito ai suoi tempi l’importanza dell’aiuto verso gli altri. Perché noi non siamo in questo mondo solo per produrre, o per interessarci di cose futili, ma soprattutto per arricchire il pianeta. Io ho deciso di scrivere e pubblicare un libro su mio padre quando, soprattutto negli ultimi tempi della sua vita, mi sorrideva spesso e alla domanda perché lo facesse, la risposta era: “sto sorridendo ai miei bambini”.
Quindi, quando è importante dare agli altri ?
“Lo ritengo fondamentale, Abbiamo finalmente superato la pandemia, i valori sono cambiati, i giovani in tutto il mondo, ma anche le aziende, sono molto attenti ai diritti umani e alla sostenibilità, anche sociale, ne capiscono l’importanza. Tutto si è modificato rispetto a un po’ di anni fa: è necessario dare questo messaggio alle generazioni future e al mondo, e io sto cercando di farlo da tempo”.
Oltre che artista visiva è acnche scrittrice. Quanti libri ha pubblicato?
“Finora, sei volumi; adesso ne sto realizzando un settimo su Venezia. Tutti sono legati tra loro da un comune denominatore, natura e sostenibilità come principi di vita. Porto avanti il motto “Qual è il senso del vivere, se non quello di migliorare il mondo per chi lo abiterà dopo che noi ce ne saremo andati?”.
La discendenza da una pittore importante del passato ha influito sulla tua passione per l’arte?
“Un ramo della mia famiglia, da parte di madre, discende da Giovanni Battista Piazzetta (ndr: artista veneziano, 1683-1754). Forse questo ha contribuito a spingermi su un percorso artistico. Si tratta di una passione che ho da molto, ho dipinto e organizzato mostre di pittura per tanti anni”.
Quando sono arrivate le proposte per creare installazioni a forma di globi?
“Due o tre anni fa ho realizzato il primo, per esporlo in occasione del Salone del mobile di Milano, il secondo l’ho fatto per la Biennale di Venezia, mentre quest’ultimo, il terzo, sta per essere presentato nel Principato di Monaco per la settimana degli oceani. Anticipo una news. Sono molto orgogliosa del fatto che me ne è stato commissionato un quarto, che sarà esposto a Venezia a maggio, alla cerimonia di inaugurazione del salone nautico all’Arsenale, e sarà esposto al pubblico a rappresentare la sostenibilità”.