Dopo il recente via libera in Commissione ambiente, il nuovo codice della strada, fortemente voluto dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ne ha fatto una priorità assoluta, sta per essere discusso in Senato. Data la grande maggioranza dei parlamentari che appoggiano il Governo, il testo potrebbe essere approvato senza modifiche e diventare legge entro la fine dell’anno.

Non mi soffermo su tutte le novità, anche se posso dire che personalmente apprezzo lo sforzo fatto per rendere un filino meno vessatorio il sistema degli autovelox.  C’è però un punto in cui leggo un approccio da Stato etico. «Se ti stronchi di canne, bevi in discoteca e poi guidi oppure sniffi e vieni trovato tramite i controlli, tu la patente non la vedi più», pare abbia affermato Salvini. Apparentemente il discorso non fa una grinza.

Fare in modo che chi si mette alla guida sia lucido, è logico e necessario per la sicurezza. Il fatto è che il nuovo codice della strada, per quello che riguarda sostanze stupefacenti, tra cui cocaina, anfetamine, oppioidi e anche THC (in pratica, “canne”) ha cambiato filosofia. Finora, il guidatore, per essere “punito”, doveva essere trovato in evidente stato di alterazione psicofisico, e poi sottoposto a esami.

Invece, con il codice salviniano, chiunque venga fermato dalle forze dell’ordine, può, anche se lucidissimo, essere sottoposto a un test. Se risulta positivo può perdere la patente per tre anni. Restiamo nel campo delle cosiddette droghe leggere, la positività viene riscontrata, secondo il tipo d’esame, per molte ore o addirittura per molti giorni, dopo l’assunzione.

In pratica, se uno fuma una canna, può, se fermato alla guida, perdere la patente per anni, anche se l’effetto della cannabis è svanito da molto tempo. Verrebbe da pensare che l’obiettivo non sia tanto quello di portare a una guida sicura, quanto di contrastare l’uso di THC. Una visione proibizionista e di retroguardia.

In Germania, solo pochi mesi fa l’uso di cannabis è stato quasi legalizzato. Questa norma, poi, si scontra con la realtà. Uno studio mostra che il 30% degli under 25 fuma canne. Dato probabilmente sottovalutato. Il nuovo codice della strada, che prevede sanzioni severissime per chi ha fatto uso di THC anche diverso tempo prima di mettersi alla guida, potrebbe avere l’effetto di togliere la Z generation dal mercato dell’automotive.

Milo Goj

Milo Goj

Milo Goj, attuale direttore responsabile de L’Incontro, ha diretto nella sua carriera altri giornali prestigiosi, come Espansione, Harvard Business Review (versione italiana), Sport Economy, Il Valore,...

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