L’Irlanda del Nord (Northern Ireland) è quella piccola parte settentrionale dell’isola irlandese (Repubblica indipendente Eire) che appartiene al Regno Unito di Gran Bretagna. La sua popolazione è divisa fra cattolici (favorevoli alla fusione con la Repubblica d’Irlanda) e protestanti (unionisti con la Gran Bretagna).
La storia recente dell’Irlanda del Nord è caratterizzata da una guerra civile fra i due gruppi religiosi cessata con lo scioglimento dell’esercito clandestino I.R.A.
Sinora l’Irlanda del Nord era l’unica parte del Regno Unito di Gran Bretagna ed uno dei pochi territori in Europa ove l’interruzione volontaria della gravidanza era vietata e puniti i medici che la praticavano.
Il governo britannico ha approvato il diritto di accesso all’aborto (Executive Formation Act 2019) trasformato in legge lo scorso ottobre ed entrato in vigore il 31 marzo 2020.
Il testo della legge prevede il ricorso alla procedura entro le prime 12 settimane di gravidanza, esteso a 24 settimane per motivi di salute mentale o fisica oppure fino alla nascita se il feto presenta una disabilità.
L’iniziativa di questa legge è stata presa dal Governo britannico estendendo all’Irlanda del Nord l’Abortion Act in vigore dal 1967 nel resto della Gran Bretagna, stante il blocco del Parlamento della capitale nord irlandese Belfast, che dura ormai da tre anni. Infatti questo blocco iniziò nel 2017 per via del mancato nuovo accordo di coalizione di unità nazionale fra i protestanti della destra unionista e i cattolici della sinistra repubblicana.
L’attuale legge consente l’esecuzione di aborti al di fuori degli ospedali e delle cliniche per l’aborto e limita il diritto all’obiezione di coscienza del personale medico. Infermieri e ostetriche possono eseguire gli aborti insieme ai medici.
Oltre all’aborto è stato legalizzato contestualmente anche il matrimonio omosessuale.
La legge ha incontrato l’opposizione della Chiesa cattolica e del Movimento antiabortista “Right to Life”, che hanno auspicato l’abrogazione della legge alla prima occasione possibile. Un auspicio del tutto antistorico, perché il cammino del genere umano procede in avanti e non all’indietro.
Bruno Segre