Antefatto. È bello che L’Incontro sia anche un’occasione di incontri.
A settembre abbiamo festeggiato 104 (centoquattro!) anni del nostro Fondatore, Avv. Bruno Segre. Erano presenti almeno tre generazioni di amici, conoscenti e compagni di questa nuova avventura de L’Incontro.

Rally, formaggi e il mitico volante

Commentando un formaggio del buffet, il nostro discorso si è spostato sui rally.
Eh, sì! Perché – sorridiamo – dai formaggi ai rally la strada è breve. Come vedremo anche in una prossima occasione, è breve anche la strada dai rally ai formaggi. Uno in gioventù valente navigatore di valente pilota, equipaggio titolato di un alloro italiano. L’altro, per un periodo della sua vita, assiduo frequentatore delle prove speciali e qualche volta divertito in ruolo di “zavorra” nei test di un amico noto pilota. I rally si corrono su e giù per monti e per valli, per boschi e alpeggi, per paesini, per strade secondarie. Ed è questo il bello.

… e parte subito un racconto: “Metti una sera al Col de Turinì Hub”

Belati tanti, scampanellii, alpeggio, pecore a centinaia, cani che corrono e rincorrono, pastore, malga, formaggi, latte, silenzi, rumori di montagna. Vento. Un rumore in lontananza che non smuove il paesaggio, le abitudini, i riti rassicuranti.
Si avvicina, è un rombo, è sempre più vicino: un’auto con i colori della compagnia di bandiera nazionale. Si ferma per far passare il gregge, lui che guida è altissimo e dinoccolato, a fianco un navigatore che legge note in tedesco. Si fa sera, luci a cavallo, magic hour, è tempo di tornare a stalla, è tempo di iniziare le prove.

Col de Turinì, 1604 metri

Il pilota stacca una mano dal volante e fa un cenno al pastore. Un saluto. Il malgaro ricambia, e tira dritto preso dai suoi pensieri. L’auto da corsa riparte.
Le marce che si innestano una dopo l’altra danno libero sfogo al rombo selvatico del motore che si allontana nella sera che rosseggia. Il colle torna silenzioso. Walter Rohrl sarà già in fondo alla valle? Arriviamo all’Heritage Hub accolti dalla simpatia dell’Ing. Giolito, “il padrone di casa”. Poche battute illuminanti e iniziamo a guardarci in giro.
Siamo subito ammaliati dalla Fiat 124 Abarth campione d’Europa e dalla Lancia Fulvia HF, si lei, quella con il numero 14 che ha vinto il Rally di Montecarlo nel 1972.
Quella gara capolavoro di Sandro Munari e Mario Mannucci, quelle riprese notturne sul Col de Turinì che hanno fatto il giro del mondo.

Quelle macchine “fatte di meccanica”

Eh già la loro meccanica e le emozioni che generano. La meccanica delle emozioni. C’è anche quell’auto in livrea Alitalia, la stessa del Turinì. Con noi c’è un amico competente appassionato e … tac… un’illuminazione … Si accorge che il volante non è lo stesso da cui Rohrl aveva sollevato la mano per salutare il pastore. La macchina è quella, il volante no.
Ne ho uno io”, confida l’amico a Giolito, “te lo porto la prossima volta
Così vanno le cose all’Heritage Hub, la memoria è collettiva e tutti possono portare il proprio contributo per la sua conservazione. Proprio vero che “Dio è nei dettagli”, chi lo diceva più? Van Der Rohe … o Van Der Rohrl? (che strana l’assonanza e la somiglianza tra i due nomi) E adesso il volante, per le strane, a volte felici vie della storia, è esattamente al suo posto. Sulla 131 Abarth di Walter Rohrl e Christian Geistdörfer, dal Turinì a Torino, via Plava 80.

Eraldo Mussa e Claudio Zucchellini

eralmussa@gmail.com

monza@zucchellinilex.it

 

Claudio Zucchellini

Avvocato, Consigliere della Camera Civile di Monza, attivo in iniziative formative per Avvocati, Università, Scuole e Società Civile.

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