Assistiamo attoniti alla invasione dell’Ucraina ed ad una guerra dispiegata, ma neppure dichiarata. La famosa “Missione Speciale”. Tutti ci arrabattiamo per capire cosa veramente abbia in mente il Presidente della Russia. Non sappiamo e non capiamo fino a dove voglia arrivare e quando si fermerà.
Credo però che, per comprendere la situazione, si debba fare un movimento dì macchina indietro ed allargare il campo visivo. Sono anni che se ne parla, ma non sempre la connessione tra vari fatti viene considerata.
La bilancia tra le economie Usa e Cinese si sta bilanciando
Da almeno 20 anni si assiste ad una crescita costante della Cina. Da almeno 20 anni si sa che il bilanciamento tra potere economico americano e cinese stia grandemente modificandosi. Si sapeva che l’America avrebbe progressivamente perso il ruolo dì “gendarme del mondo”, esercitato dalla seconda guerra mondiale.
Nel contempo la Cina ha continuato ad aumentare gli investimenti militari per attrezzare modernamente un esercito che non aveva più. In più andamenti non solo economici, ma anche demografici, tecnologici e soprattutto dì sentiment della opinione pubblica sono decisamente divergenti.
Ucraina come Taiwan?
Il suo patto con i cittadini è: noi del partito vi facciamo stare sempre meglio e voi non interferite col potere
Un regime autocratico abbastanza stabile. L’ipotesi che al crescere del benessere economico sarebbe aumentata la richiesta dì libertà non sembra accadere.
Altro paese autocratico la Russia, anche se con una condizione molto più fragile (ricordo che il PIL della Russia è minore dì quello italiano, per altro con 140 milioni dì abitanti). Per dì più con un controllo totale dei media e totale assenza dì libertà dì pensiero e dì parola. E con una enorme volontà dì riscatto del suo Presidente.
Tra queste due potenze si è saldata da tempo una alleanza probabilmente non scritta, ma dì fatto.
La Russia gioca da anni, ormai, il ruolo dì grande potenza anti occidentale sullo scacchiere mondiale: Siria, Afghanistan, Libia etc. A volte a muso scoperto, altre schermata da suoi simpatizzanti come la Turchia.
Da anni la Cina opera la sua politica estera centrata soprattutto su temi economici, Belt Road, ed è particolarmente attiva in Africa e nel Medio Oriente.
Il sentimento anti americano è molto diffuso
Entrambe queste potenze alimentano un sentimento anti americano, che diventa poi immediatamente anti Occidente. La macchina della propaganda Russa poi opera da anni nel tentativo, spesso riuscito, dì demolire i nostri valori democratici: leggi sovranismi e relative derive.
Alla Cina fa molto comodo che la Russia “testi” le resistenze dell’Occidente. Le fa comodo con in mente le sue rivendicazioni su Taiwan. Non dissimili da quelle Russe. Anche se, per ora, con modalità differenti.
Se analizziamo su una mappa del mondo i voti Onu appena espressi si vede chiaramente che il mondo si sta spaccando “politicamente” in due.
Da una parte l’Occidente con Nord e Sud America (con qualche piccola eccezione) ed Europa. Dall’altra l’Oriente con Cina e Russia e tutti loro paesi satelliti. Ci sono ancora aree neutre che saranno il terreno dì contesa nei prossimi anni. Partendo dall’India, poi dagli Emirati Arabi e i paesi del Golfo e quasi tutti gli Stati africani.
Questo sarà, credo, lo scenario dei prossimi anni al quale dobbiamo abituarci e sul quale costruire le nostre strategie dì difesa, ma forse anche dì attacco, promuovendo democrazia contro autoritarismo. Un confronto certamente non facile. L’Ucraina è quindi solo un episodio drammatico, non il primo, ma certamente, a mio modo dì vedere, non l’ultimo, se non saremmo capaci dì affrontare la contesa mondiale.
Cesare Valli