I rischi relativi ai fattori ambientali, sociali e di governance (Environmental, Social, Governance – ESG) vengono tenuti in considerazione dagli investitori anche durante le crisi o sono un lusso riservato ai momenti di vacche grasse? Questo è il quesito che ha indotto alcuni ricercatori della Banca d’Italia a studiare il comportamento degli investitori prima dello scoppio dell’emergenza coronavirus, durante le settimane di maggiore crisi sanitaria e nelle prime settimane di riapertura delle attività economiche.
I ricercatori hanno utilizzato il nuovo rating di sostenibilità adottato da Morningstar alla fine del 2019, che valuta in quale misura il valore economico di un’azienda potrebbe essere a rischio a causa di questioni legate all’ambiente, alla sfera sociale o al governo dell’impresa. Si tratta del rischio non gestito, che si ottiene deducendo dall’esposizione totale ai rischi la parte che l’azienda sta effettivamente gestendo. In sostanza, il rating d sostenibilità misura la vulnerabilità interna di un’impresa.
La ricerca, intitolata ESG Risk in Times of Covid-19, evidenzia come, soprattutto da quando il mercato è crollato alla fine di febbraio 2020, gli investitori abbiano mostrato una preferenza per i fondi a basso rischio ESG, probabilmente perché sono stati visti come una copertura contro ulteriori ribassi del mercato.
In particolare, sono stati premiati i fondi d’investimento a basso rischio ambientale, più che sociale o di governance. Questo fatto è giudicato dai ricercatori di Banca d’Italia “in qualche modo sorprendente – considerando che la componente ambientale è la meno correlata allo shock di Covid-19 – e suggerisce che gli investitori considerano ancora l’etichetta ESG principalmente come un indicatore del rischio ambientale (e forse climatico)”.
In conclusione, alla luce del comportamento degli investitori durante l’emergenza Covid-19, la sostenibilità è percepita come una solida garanzia nei momenti difficili.
E questa attenzione ai rischi ESG è stata ripagata. Infatti, confrontando il rendimento cumulativo medio di tutti i fondi con quelli ad alto rischio ESG e a basso rischio ESG, questi ultimi hanno ottenuto un risultato migliore di circa 7 punti percentuali rispetto ai fondi ad alto rischio ambientale, sociale e di governance.