Il prossimo 12 ottobre alle ore 18 al Circolo dei Lettori di Torino, in compagnia del Direttore del Corriere della Sera, edizione torinese, Carmine Festa, il nostro editore Riccardo Rosotto presenterà il suo nuovo libro L’Affaire 8 settembre – Savoia la via del disonore sui fatti armistiziali del 1943.
E’ una riedizione di due libri, ormai esauriti, che Rossotto pubblicò grazie ai Fratelli Fògola circa 12 anni fa. In questa nuova edizione l’autore ha rivisitato e integrato il testo pubblicato – grazie all’editore Mattioli 1885. L’autore ci ripropone una lettura degli avvenimenti di quella tragica estate di 80 anni fa quando “la nostra classe dirigente politica e militare, pur avendo raggiunto, in modo concitato e controverso, l’obiettivo di uscire dalla guerra e dall’alleanza con il nazismo, sottoscrivendo un armistizio con gli alleati, riuscì a rovinare tutto, gestendo in modo vergognoso i giorni intercorrenti tra la firma del documento a Cassibile del 3 settembre e la sua proclamazione il giorno 8“.
Una tragedia che spaccò il Paese in due
Il libro ripercorre, giorno per giorno, la cronaca di quelle ore evidenziando le ragioni e le responsabilità di quella immane tragedia che spaccò il Paese in due dando origine ai 20 mesi di una guerra civile non ancora metabolizzata. Una storia poco conosciuta che vale la pena, ancora oggi, approfondire meglio.
Storie di vita e storie di libertà
Nei mesi scorso sempre al Circolo dei Lettori di Torino Rossotto ha tenuto tre conferenze, dal titolo “Biografie parallele: storie di vita, storie di libertà”, per ripercorrere le vite di grandi fautori del pensiero liberale “per cercare di comprendere meglio il presente e prepararci al futuro che verrà”.
Tre gli eventi del programma più seguiti da un pubblico attento ed appassionato, grazie anche alla “verve” con la quale Rossotto è riescito a catturare l’attenzione dell’uditorio.
– Il primo, tenutosi il 24 maggio u.s. ha preso in esame tre grandi esponenti del pensiero illuministico inglese del 1600/1700, quali Locke, Hobbes ed Adam Smith.
– Il secondo, tenutosi il 12 giugno u.s., ha avuto ad oggetto i pensatori francesi Montesquieu, Voltaire, Diderot e Rousseau.
– Il terzo, tenutosi il 22/6 u.s., ha avuto come oggetto quei pensatori che hanno determinato il distacco dalla madrepatria inglese e portato alla creazione della nuova nazione degli Stati Uniti ed alla sua Costituzione: Franklin, Washington e Jefferson.
Possiamo ripartire per riaffermare la centralità dell’intelligenza umana
“Dalle loro storie – ha detto Rossotto – possiamo ripartire per riaffermare la centralità dell’intelligenza umana e trarre ispirazione per coltivare la stessa loro curiosità poliedrica, pagata anche personalmente a caro prezzo con il carcere e l’esilio, diventando anche noi pensatori in lotta contro il dilagante conformismo”.
L’attualità del loro pensiero è ben delineato da Robert Darnton, noto storico statunitense: “Il tentativo di Montesquieu di difendere la libertà contro le incursioni del dispotismo, la campagna di Voltaire contro la perversione della giustizia, il sostegno di Rousseau per i diritti dei diseredati, il dubitare di ogni autorità di Diderot inclusa quella stessa della ragione: queste le armi lasciate dagli intellettuali del XVIII secolo ai loro epigoni di oltre duecento anni dopo”.