Non si potrebbe immaginare un titolo più adatto per descrivere L’INCONTRO, il giornale che venne fondato nel 1949 da Bruno Segre. A significare che l’incontrare persone, di provenienza da Paesi diversi, di varie culture ed usi, è proprio una delle caratteristiche della convivenza civile.

Vinicius de Moraes ambasciatore col cuore in mano

Ciò che probabilmente molti ignorano è che questa bella frase “la vita, amico, è l’arte dell’incontro”, è dovuta ad un verso di quel grande poeta e cantautore brasiliano che fu Vinicius de Moraes. Dopo gli studi di giurisprudenza, venne inviato dal Brasile in vari stati del mondo, quale addetto alle ambasciate del suo Paese. Ma le sue vere passioni furono, sin da ragazzo, la poesia e la musica.
Ed è grazie a queste indimenticabili canzoni che divenne famoso e celebre in tutto il mondo.

Soggiornò a lungo anche in Italia, dove collaborò alla diffusione della nuova musica brasiliana, con collaborazioni importanti quali quella con Giuseppe Ungaretti e Sergio Endrigo, con i quali pubblicò, con la Fonit Cetra, nel 1969, un album, contenente varie canzoni, che si intitolava proprio “La vita, amico, è l’arte dell’incontro”.

Questa frase era stata pensata da de Moraes proprio con riferimento alla sua vita nelle ambasciate di vari Paesi (dagli U.S.A alla Francia, dall’Uruguay all’Italia) ed all’esperienza che egli aveva maturato. L’essenza della diplomazia consisteva proprio nell’”incontro” tra le persone, tra i popoli e gli Stati. Si può dire che egli svolse appieno questa funzione di “mediatore” tra culture diverse e non solo con il proprio lavoro in varie ambasciatem anche con le sue dolci poesie e canzoni.

A quando l’Incontro tra Putin e Zelensky

Un suggerimento: non sarebbe il caso che anche tra i capi dei due Paesi in guerra, l’Ucraina e la Russia, si tenesse un INCONTRO? Se fosse ancora vivo sicuramente de Moraes si offrirebbe di convocarli attorno ad un tavolo, facendo precedere il colloquio da uno dei suoi tanti indimenticabili ed appassionati brani musicali.

Alessandro Re

Samba delle benedizioni

Meglio essere allegro che esser triste
Allegria è la miglior cosa che esiste
È così come un sole dentro il cuor
Ma se vuoi dare a un samba la bellezza
Hai bisogno di un poco di tristezza
Hai bisogno di un poco di tristezza
Se no, non è bello un samba, no
Se no, è come amare una donna solo bella, e beh!
Una donna deve avere qualche cosa in più della bellezza
Qualche cosa che piange, qualche cosa che ha malinconia
Un’aria di amore tribolato
Una bellezza che viene dalla tristezza di sapersi donna
Fatta soltanto per amare, per soffrire d’amore e per essere solo perdono
Fare un samba non è una barzelletta
Chi fa un samba così non è poeta
Il samba è preghiera, se lo vuoi
Samba è la tristezza fatta danza
Tristezza che ha sempre la speranza
Tristezza che ha sempre la speranza
Di non essere triste prima o poi
Prendi tutti quelli che vanno in giro e scherzano con la vita
Attento, amico! La vita è una cosa seria, e non ti sbagliare, eh?
Ce n’è una sola!
Due, che sarebbe meglio, nessuno mi convincerà che ci sono
Senza provarmelo con prove definitive, cioé
Certificato rilasciato dal Notaio del Cielo e sottoscritto
Dio, e con firma autenticata

La vita, amico, è l’arte dell’incontro

Malgrado ci siano tanti disaccordi nella vita
C’è sempre per te una donna in attesa
Gli occhi pieni d’amore, le mani piene di perdono
Metti un poco d’amore nella tua vita
Come nel tuo samba.

Metti un poco d’amore dentro un ritmo
E vedrai che nessuno al mondo vince
La bellezza che c’é in un samba, no

Perché il samba è venuto da Bahia
E se è bianco di pelle in poesia
E se è bianco di pelle in poesia
È negro nell’anima e nel cuor
È negro nell’anima e nel cuor
È negro nell’anima e nel cuor

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