L’11 SETTEMBRE 2001, le “TORRI GEMELLE” e il WTC 7
Gli attentati messi in atto l’ 11 settembre 2001 da un gruppo di terroristi di “Al Qaeda”contro gli Stati Uniti a New York, in Pennsylvania e in Virginia nel corso dei quali si sono avute oltre 3.000 vittime fra civili, forze d’ordine e di soccorso , piloti e passeggeri degli aerei dirottati, sono rimasti impressi nell’immaginario collettivo, a causa della loro spettacolarità, essenzialmente per i crolli delle due “Torri Gemelle” newyorchesi. Ma a New York, in quella circostanza, non furono coinvolte solo quelle Torri, bensì vennero interessati e distrutti quasi tutti gli edifici che costituivano il “ World Trade Center” del cui destino, altrettanto tragico, si è parlato assai meno. Ricordiamo che il World Trade Center (W.T.C. Centro Mondiale del Commercio) è un complesso di edifici costruito a New York nella zona sud del cosiddetto “Lower Manhattan su una area di oltre 800.000 metri quadrati, nella quale si trovano i più importanti uffici, centri finanziari e commerciali, agenzie, banche, enti statali e testate giornalistiche degli Stati Uniti. In particolare, nel settembre 2001, vi si trovavano sette grattacieli, alcuni dei quali erano, al momento, i più alti del mondo (vennero superati nel 2010 dal Burj Khakifa di Dubai alto 830 metri). Di proprietà della “Autorità portuale degli Stati di New York e del New Jersey”, progettati dall’architetto giapponese Minoru Yamasaki tra il 1966 e il 1973, realizzati tutti dall’ingegnere statunitense Leslie Robertson entro il 1981, contraddistinti dalla sigla W.T.C. e da un numero progressivo da 1 a 7, i grattacieli avevano dimensioni e destinazioni diverse: il primo ad esser costruito fu, nel 1972, il WTC 5 , alto 36 metri, con 9 piani, che ospitò gli uffici del “U.S. Commodities Exchange” (Servizio doganale nazionale); cui seguirono, nel 1973, il più grande ,WTC 1 ( “Torre Nord”) alto 417 metri, con 104 piani, sormontato da una antenna lunga 110 metri, e il WTC 2 (“Torre Sud”) alto 415 metri con 110 piani , note poi come “ Twin Towers” ( ”Torri gemelle “) ospitanti entrambe uffici finanziari e commerciali e testate giornalistiche. Nel 1975 seguì il WTC 4, anche’esso alto 36 metri con 9 piani, sede del “New York Board of Trade” (Ufficio del Commercio”); nel 1976 il più piccolo, il WTC 6 ,alto 30 metri con 9 piani, sede della “U.S. Custom House”(Ufficio doganale e di protezione delle frontiere degli Stati di New York e del New Jersey) ; nel 1980 il WTC 7, alto 186 metri con 47 piani, unico di colore rosso, che ospitò il “New York Office of Emergency Management” ( Ufficio per la gestione delle emergenze a New York) ; e infine , nel 1981, il WTC 3, alto 74 metri con 22 piani, sede del World Trade Marriot Hotel: Nei sotterranei del W.T.C. venne allestito il “WTC Mall”, grandioso Centro commerciale collegato con la metropolitana, e un deposito di oro e preziosi di proprietà di diverse importanti banche. Il 7 dicembre 2001, alle ore 08,46 l’aereo Boeing 767 volo 11 dell’ American Airlines si schiantò sul WTC 1 che crollò alle ore 12,28 ; alle ore 09,56 era crollato il WTC 2 , colpito alle ore 09,03 dall’aereo Boeing 767 volo 175 della United Airlines, partiti entrambi dall’aeroporto di Boston con direzione Los Angeles. Pressoché contemporaneamente , alle ore 09,37 l’aereo Boeing 757 volo 77 dell’ American Airlines si schiantava sul lato ovest del Pentagono (sede del Quartier generale della Difesa degli Stati Uniti) nella contea di Arlington in Virginia: e, alle ore 10,03, l’aereo Boeing 757 volo 93 della United Airlines precipitava in un campo della cittadina di Stonycreek presso Shanksville in Pennsylvania. Tutti i 19 dirottatori e 2.977 cittadini americani ( di cui 189 passeggeri e 17 membri degli equipaggi ) morirono a seguito di questi attacchi . Lo schianto degli aerei contro le due “Twin Towers” vi provocò immediatamente violenti incendi e il loro successivo crollo, che causarono gravissimi danni agli altri edifici vicini nel WTC. Le vicende delle due Torri Gemelle sono state documentate, filmate, analizzate, cinematografate, discusse in infiniti convegni, studi specializzati ,libri, film in tutto il mondo e le modalità e le conseguenze di quanto accaduto sono ormai pressochè sufficientemente note; meno lo sono invece quelle cui erano andati incontro gli altri edifici del W.T.C. coinvolti nel disastro e di cui può essere utile una pur sommaria ricostruzione. A seguito dei danni riportati, in modo diretto o indiretto, nel crollo delle Torri Gemelle, i più importanti edifici del W.T.C. risultarono completamente demoliti entro l’anno 2002. Il WTC 7 era precipitato autonomamente poche ore dopo il crollo del WTC 1 ; il WTC 6 e il Deutsche Bank Building erano stati demoliti in quanto pericolanti nel giugno 2002, mentre il WTC 3 , il WTC 4 e la Fiterman Hall del Community College lo erano stati entro il dicembre. Danni gravi – che non costrinsero però alla demolizione – avevano riportato il Verizon Building e la Chiesa al n. 90 della West Street , mentre meno gravi erano occorsi al World Financial Center, al Millennium Hotel Hilton, alla Chiesa ortodossa di S. Nicola e al grattacielo One Liberty Plaza.
Superata la fase dei soccorsi immediati e della messa in sicurezza dell’intero W.T.C. ; mentre
aveva inizio la caccia ai mandanti degli attentatori, vennero istituite Commissioni statali e nazionali allo scopo di appurare le modalità di quanto avvenuto nelle diverse circostanze e nei diversi
edifici. Rapporti sull’accaduto vennero redatti, fra gli altri, dal New York Police Department, dal Police Department of Port Authority, dal New York City Fire Department e, come i più importanti e accreditati, dalla Commission on Terrorist Attacks upon U.S.A. e soprattutto dal National Institute of Standards and Technology (N,I,S.T.) nel 2002 e nel 2008. Da quest’ultimo rapporto (unico che venne gratificato dell’ufficialità) si evince, fra l’altro, che il crollo delle due Twin Towers sarebbe stato causato da “incendi incontrollati provocati dall’impatto degli aerei contro le loro facciate, che avrebbero causato dilatazione termica dell’acciaio delle rispettive colonne primarie ( n. 79 della WTC 1 e n. 74 della WCT 2) che, con il loro collasso, avrebbero prodotto il cedimento progressivo delle strutture portanti vicine; inoltre i detriti prodotti dal loro disfacimento, cadendo, avrebbero colpito, danneggiandoli gravemente, gli edifici vicini”. Questa ipotesi ingenerò dubbi circa la possibilità che un simile procedimento si fosse verificato per il collasso del WTC 7 nel quale si sarebbe determinato uno squarcio alto 10 piani nella sua facciata sud a causa di enormi detriti cadutigli addosso dal crollo del WTC 1, quando esso cadde senza esser risultato colpito da alcun detrito , ben 5 ore dopo il crollo del WTC 1. Pertanto si fece strada l’ipotesi di un complotto , secondo la quale il rapido e totale cedimento dell’edificio sarebbe stato causato da un “inside job”, cioè da una “demolizione controllata” dovuta allo scoppio di una carica di esplosivo posto nella sua base e fatta brillare in contemporanea con il collasso del WTC 1 da un gruppo eversivo a terra. ( Ricordiamo che il WTC. 1 era già stato oggetto di attentato il 26 febbraio 1993 ad opera di un gruppo di terroristi che avevano fatto esplodere una bomba ( 680 kg di una miscela di nitrourea e di gas idrogeno) nascosta in un furgone nel suo parcheggio sotterraneo con l’intento di far crollare il WTC 1 sul WTC 2 : questo attentato aveva causato soltanto lievi danni al WTC 1 e 6 morti). Questa ipotesi era sostenuta da alcuni rilievi, basati essenzialmente sul fatto che un incendio da solo non avrebbe potuto causare il collasso delle strutture portanti di acciaio del grattacielo ; sul fatto che i detriti delle Twin Towers causati dal loro crollo erano caduti entro un raggio di 70 metri dalle loro basi , mentre la WTC 1 distava dalla WTC 7 ben 110 metri e la WTC 2 addirittura 200 metri e quindi non avrebbero potuto in alcun modo colpirlo; e sul fatto che il WTC 7 era caduto tutto intero su se stesso, senza perdere la sua forma, mentre gli altri due grattacieli erano caduti con i piani affastellati l’uno sull’altro facendo perdere loro , nella caduta, l’aspetto originario. Ancor oggi, nel ventesimo anniversario della tragedia, i dubbi sulla causa del crollo del WTC 7 non sono completamente fugati anche se resta valida, ufficialmente, solo l’ipotesi espressa dal N.I.S.T.
In tutti gli Stati Uniti, a ricordo delle vittime degli attentati dell’ 11 settembre 2001, sono stati inaugurati monumenti, memoriali, torri, lapidi, giardini e quasi tutti gli edifici che erano stati distrutti sono stati ricostruiti entro l’anno 2015. A New York , tra il 2002 e il 2010, sono state riedificate nel W.T.C. la 1 WTC ( chiamata “ Freedom Tower”) alta 541 metri con 104 piani, che ospita, all’ultimo, il famoso ristorante “Windows of the World” ; la 2 WTC alta 387 metri con 81 piani con sul tetto, una piattaforma dalla quale lo sguardo può spaziare su tutta la città a 360° ; la 3 WTC alta 329 metri con 71 piani (tuttora in fase di alcuni collaudi) ; la 4 WTC alta 300 metri con 72 piani ; la 5 WTC alta 226 metri con 42 piani e la 7 WTC alta 226 metri con 52 piani , tutte adibite a uffici: solo la WTC 6 non è stata riedificata. Ove si trovavano le fondamenta delle Twin Towers sono stati posti 88 potentissimi fari che proiettano verso l’alto due colonne parallele di luce azzurra che vengono accese ogni anno nella sera dell’ 11 settembre e che possono essere viste, nelle notti serene, a oltre 100 km di distanza, a simbolo e ricordo delle due torri distrutte. L’ 11 settembre 2011 è stato inaugurato, nel luogo preciso del W.T.C. ove sorgevano le due Twin Towers, (chiamato “Ground Zero” con riferimento a quell’ area che è all’epicentro di una esplosione atomica o di un terremoto) il”National September 11 Memorial” (noto anche come “Reflecting Absence”, opera dell’architetto Michel Arad) costituito da due enormi vasche a specchio, con acqua a cascata dai bordi, sui quali sono incisi i nomi delle 2977 vittime morte negli attacchi del 2001 a New York, a Arlington e a Shanksville e in quello del 1993 a New York. Il 21 maggio 2014, sotto il Memorial è stato inaugurato il “ National September 11 Museum” che contiene esposti reperti originali delle Twin Towers ricuperati a “Ground Zero”. Accanto a questo museo l’”Associazione Famiglie 11 Settembre” ha fatto erigere, nel 2006, il “ Tribute Museum” che raccoglie scritti dei congiunti delle vittime, dei sopravvissuti agli attentati e dei soccorritori del 11 settembre 2001, ed è luogo di ritrovo periodico e di commemorazioni per loro. In superficie, vicino al Memorial, si trova il “Survivor Tree” (Albero dei sopravvissuti), un pero “Callery” che era stato gravemente danneggiato dagli incendi del 2001 nei giardini del W.T.C. e che era stato ricuperato dal “New York Department of Parks and Recreations” e ripiantatovi nel 2010, simbolo di rinascita e di sopravvivenza per il popolo a fronte degli attentati del 2001 e del 1993.
A Arlington, l’11 settembre 2008 è stato inaugurato il “9/11 Pentagon Memorial”, edificio a ricordo delle 125 vittime dell’attentato di sette anni prima, i cui nomi sono incisi su placche poste
sulle sue pareti , nelle cui vicinanze si trova un muro di granito che parte da una altezza di 3 pollici e si innalza sino a 71 pollici, a ricordo della più giovane e della più anziana di queste vittime. A Shanksville, nel campo di Stonycreek ove era precipitato l’aereo degli attentatori deviatovi dai passeggeri , è stato eretto, nel 2011 , il “ Flight 93 National Memorial” costituito da un Centro visitatori in vetro e cemento contenente reperti dello schianto del 2001; da un muro di granito bianco lucido sul quale sono inserite 40 placche con i nomi dei 40 morti suicidi ; e, dal 2018, da una torre in cemento e acciaio (“Torre delle voci”) alta 28 metri nella quale sono inseriti 40 campanelli che, mossi dal vento, ricordano, col loro tintinnio, le stesse vittime.
Gustavo Ottolenghi