Il Villaggio Globale non sparirà e la globalizzazione sopravviverà alla pandemia e alla guerra.

In una intervista al Financial Times, Branko Milanovic, quasi rispondendo al nostro ultimo pezzo è stato perentorio.

A 10 anni di distanza dal mio ultimo saggio – nel 2012 Milanovic scrisse un famoso volume proprio su questo tema – la disuguaglianza globale tende ad assestarsi, un po’ perché il costo del lavoro è aumentato in Cina e dovunque l’industria si fosse spostata per risparmiare, un po’ per gli incentivi alla reindustrializzazione in occidente

L’economista serbo-americano, grande esperto mondiale proprio di politiche contro le disuguaglianze, utilizzò nel suo libro una metafora divenuta famosa per illustrare il suo pensiero sul fenomeno della crescita delle disuguaglianze nel mondo. “Il grafico dell’elefante”.

La matefora dell’elefante

La schiena del pachiderma disegna la crescita della classe media nei paesi emergenti ma la proboscide evidenzia il declino del reddito nella classe media dei paesi industrializzati, con la punta del naso rialzata a segnalare il gap dei superricchi e la coda che mostrai più poveri prigionieri della miseria.

Milanovic è fiducioso nel futuro. “Né la pandemia, né la guerra in Ucraina, né le sanzioni contro la Russia fermeranno la globalizzazione: per due semplici ragioni. La prima è che è troppo vantaggiosa economicamente per troppa gente e, la seconda è che si sposa troppo bene con il progresso tecnologico. Per cui, nonostante gli sforzi dei protezionisti, a meno di un evento straordinario come una guerra mondiale nucleare, il mondo non tornerà indietro”.

L’Africa deve crescere

Il continente africano deve però crescere. “Per far calare la disuguaglianza mondiale – dice Milanovic – occorre lo sviluppo di un intero continente che dalla globalizzazione è stato finora appena sfiorato: l’Africa. Senza una sua crescita del prodotto interno lordo del 6-7% sarà impossibile continuare a ridurre la disuguaglianza globale”.

La scommessa dei prossimi vent’anni è che “l’India cresca come la Cina e l’Africa ancora di più”.

A presto dunque, sembra suggerire Branko Milanovic, per una nuova versione del Villaggio Globale con dei nuovi attori protagonisti.

Riccardo Rossotto

Riccardo Rossotto

"Per chi non mi conoscesse, sono un "animale italiano", avvocato, ex giornalista, appassionato di storia e soprattutto curioso del mondo". Riccardo Rossotto è il presidente dell'Editrice L'Incontro srl

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