Non si vuole affatto entrare nel merito delle affermazioni che il Presidente del Senato ha diffuso, negli ultimi mesi, sul fascismo e l’antifascismo, anche in considerazione dei commenti già effettuati, anche su L’INCONTRO, sia sulla carta stampata, sia in televisione, quanto proporre un metodo di “pacificazione”, affermato a parole, ma sempre disatteso nei fatti.
Vi sono tanti argomenti che interessano ai cittadini, sui quali la seconda carica dello Stato ben potrebbe intervenire, che avrebbero un migliore accoglimento nel Paese: dal lavoro ai giovani, dall’ambiente alla guerra, ecc.
E’ viceversa possibile che, ogni giorno, l’unico argomento sia la contrapposizione tra fascismo ed antifascismo, con affermazioni che denotano solo il mancato apprezzamento della Costituzione e, più in generale, della Storia?
E’ possibile che il centrodestra non riesca a comprendere che (come afferma Stefano Folli su La Repubblica del 22/4 u.s.), “è interesse di questa parte politica rinunciare a certe uscite davvero poco meditate”?
E’ possibile, infine, che i giornalisti non abbiano altre domande da porre al Presidente del Senato sulle quali avere lumi?
Solo la democrazia – conquistata faticosamente dagli italiani e dai loro Alleati, abbattendo la dittatura del Fascismo – può permettere che si riportino le parole proferite, in questi mesi, dalla seconda carica dello Stato, che dovrebbe rispettare il nostro sistema democratico che, seppur così fragile ed imperfetto, è sempre meglio del totalitarismo e del fascismo.
Bruno Segre
Alessandro Re