Il Servizio Segreto della Repubblica islamica dell’Iran è costituito attualmente dal V.E.V,A.K. (Vezarat -e- Ettela’at – Va – Amnijat – e – Keshvar noto anche come SAVAMA, VAJA o MOIS) , e fa parte del Ministero dell’Informazione e della Sicurezza. Istituito nel 1984 in successione dell’abolito S.A.V.A.K. ( Sazeman -e- Ettela’at – Va – Amnijat – e – Keshvar ) Servizio segreto del deposto (1979) Scià Mohammad Reza Palhavi, ultimo Imperatore dell’Iran (1979). Lo Scià aveva creato questa struttura segreta nel 1957 formata da 60.000 uomini al comando del generale Teymur Bakhtiar cui era subentrato, nel 1961, il generale Nasser Moghaddam, ucciso dai rivoluzionari islamiti nel 1979. Si calcola che, nel tempo, gli informatori segreti della SAVAK siano stati complessivamente circa tre milioni, infiltrati in ogni ganglio dello Stato.
Lo scopo di questa struttura era quello di controllare tutti i dipendenti statali e di abbattere con ogni mezzo qualsiasi forma di opposizione o critica al regime. Questa disposizione fu presa alla lettera dall’apparato della SAVAK che mise in atto una repressione brutale e sanguinaria in tutto l’Iran, ricorrendo anche a forme di tortura di tale efferatezza che la resero nota come una delle più crudeli fra quelle mondiali. Le vittime della SAVAK pare siano state, tra il 1957 e il 1979, oltre 100.000.
Il Servizio segreto dello Scià cessò di esistere nel febbraio 1979 a seguito della sua caduta (1978) ad opera dei rivoluzionari dell’Ayatollah ( Guida suprema dell’Iran) Ruhollah Khomeini. Lo Scià riparò per la seconda volta all’estero ( la prima era avvenuta nel 1953 a seguito dell’avvento in Iran del Partito di Mohammad Mossadeq, , ma era potuto rientrare in Patria nello stesso anno) e in Iran venne proclamata la Repubblica islamica (1/4/1979) sotto la Presidenza di Abolhassan Banisadr e la Guida Suprema di Khomeini. Questi, nello stesso anno, istituì il Ministero della Informazione e della Sicurezza e, nel 1984, nel suo contesto, la VERVAK.
E’ questa una organizzazione assai complessa , opera sotto l’autorità del C.S.S,N. (Consiglio Superiore per la Sicurezza Nazionale) e risponde direttamente all’Ayatollah, Guida Suprema della Rivoluzione (attualmente , dal 1989, Al- Khamenei). Comandante operativo è l’ Hajjatolleslam ( capo sciita) Mahmoud Alavi, succeduto nel 2013 a Hejdar Moslehi . Il suo Quartier Generale si trova a Teheran ed è composto da circa 10.000 civili e da oltre 8.000 agenti : 5000 di questi (”ufficiali”) operano all’estero sotto copertura diplomatica e i restanti (“clandestini”) lavorano all’interno dello Stato, infiltrati in diverse organizzazioni quali l’Iran Air, l’Agenzia di stampa I.R.N.A. (Islamic Republic News Agency) , la stazione televisiva I.R.I.B. ( Islamic Republic Iranian Broadcasting) e associazioni culturali, sportive e caritative allo scopo di controllarne l’ortodossia islamica nelle loro iniziative.
E’ finanziata dallo Stato mediante Banche nazionali, la più importante delle quali è la Banca Melli. La VERVAK ha sedi nelle capitali di numerosi Stati esteri ( orientali Abu Dhabi, Manama, Amman, Kabul, Ryiad, Bagdad, Istambul, ed europei Parigi, Berlino, Bruxelles, Vienna, Serajevo, Ginevra ). E’ composta da 5 Direzioni principali coordinate da una Direzione centrale ( Direzione 10 ) sotto la guida di Mahmoud Alavi. Esse sono : Direzione 11 (Analisi e Strategia : Responsabile delle operazioni di disinformazione); Direzione 12 ( Sicurezza interna : protezione aereoporti, porti, frontiere e istituzioni statali) ; Direzione. 13 ( Sicurezza nazionale : controllo stranieri e oppositori governativi ) ; Direzione 14 ( Controspionaggio nazionale e internazionale) ; Direzione 15 ( Informazione esteri : raccolta, analisi e classificazione informazioni provenienti dall’estero ).
All’interno si occupa di reprimere ogni attività di opposizione al regime, ricorrendo anche -ove opportuno – alla eliminazione fisica dei dissidenti. In particolare la sua azione è diretta a bloccare le iniziative del M.E.K. (Mujaheddin – e – Khalk , “Combattenti per il popolo”) organizzazione clandestina di opposizione) e a individuare e annullare le iniziative del M.O.S.S.A.D. ( Ha Mossad le Modi’in ule Tafkidim Meyuchadim , Servizio segreto all’estero di Israele) nel territorio iraniano e nelle sue rappresentanze fuori confini.
All’estero svolge attività di spionaggio e controspionaggio, raccoglie informazioni sulle innovazioni tecnologiche mondiali, protegge i suoi informatori ovunque siano infiltrati, decifra e i sabota i sistemi informatici di Stati effettivamente o potenzialmente nemici . La VERVAK svolge anche azione di controllo su altre Organizzazioni deputate ad attività speciali, quali le “Guardie della Rivoluzione islamica”, le “Forze Quds”, le Milizie “Basy” e i “Corpi Ansar al Madhi” che completano il sistema di “intelligence” della Repubblica Islamica iraniana.
Le “GUARDIE della. RIVOLUZIONE” ( I,R.G.C. Rivolutionary Guard Corp) sono deputate a mantenere l’ordine pubblico e la sicurezza nazionale, ma soprattutto a proteggere il programma nucleare dello Stato. Fondate nel 1979 dall’Ayatollah Khomeini , contano su circa 200.000 uomini ( “pasdaran”, “coloro che vegliano”) suddivisi in forze aeree, navali e terrestri che non sono comprese nel N.E.Z.A.I.A. (Esercito regolare). Sotto il comando del generale Hossein Salami, sono state impegnate anche in missioni all’estero, nella guerra contro l’Iraq (1980), nella guerra civile libanese (1982 e 2006), nella lotta contro il Belucistan nel Pakistan (2009) e nella guerra civile siriana ( 2012).
La “FORZA QUDS” è una unità speciale delle I.R.G.C. che ne gestisce le attività all’estero. E’ formata da circa 5.000 uomini al comando del generale Esmail Qaani ed è suddivisa in “Unità”. L ‘Unità 400 è specializzata in rapimenti, sabotaggi, uccisioni di nemici mentre l’Unità 840 è adibita ad attacchi terroristici. Le “MILIZIE BASY” formazioni paramilitari formate da volontari al comando del tenente colonnello Mohammad Reza Naqdi , supportano all’interno le forze di polizia e quelle di pubblica sicurezza come “custodi della morale pubblica”.
I “CORPI di ANSAR AL MADHI” (Ausiliari del Madhi, autorità religiosa) sono reparti di “elite” al comando del colonnello Asad Zadeh e svolgono mansioni di sicurezza per le personalità del Governo e del Parlamento oltre a effettuare attività di controspionaggio interno. Nel decennio compreso tra il 1988 e il 1998 in Iran e all’estero si verificò una tragica catena di oltre 100 omicidi mirati di intellettuali, riformisti e dissidenti accusati di essere “nemici del popolo” dallo Ayatollah Khamenei in un suo editto. Gran parte di costoro venne uccisa da membri del VERVAK o da suoi emissari.
Ricordiamo fra questi i noti scrittori Mohammad Pouyadeh ( ucciso 1989), Majid Sharif ( ucciso 1998), Ahmad Mir Ali (ucciso 1998) , Mohammad Moktari ( ucciso 1998), i 12 intellettuali uccisi nel 1992 in un ristorante di Mykonos (Grecia) e i politici Mohammed Hossein Naghdi (diplomatico ucciso a Roma nel 1993), Kazem Sami( Ministro della salute dissidente, ucciso nel 1988), Shapur Bakhtiar ( ex Primo ministro dello Scià ucciso nel 1991), Sadegh Sarah Kindi (leader del Partito democratico curdo ucciso ad Amburgo nel 1992), Kazem Rajavi (Ambasciatore all’O.N.U. ucciso in Svizzera nel 1990).
A questi si aggiungono quelli uccisi recentemente, Massoud Molavi Verdanjani scienziato ucciso a Istanbul nel 2019 e tre spie iraniane del M.O.S.S.A.D. scoperte e uccise nel 2020. Membri del VERVAK hanno effettuato anche attentati a Parigi (1989) e a Buenos Aires (1992) contro Ambasciate di Israele e attacchi contro truppe francesi in Libano (2020). Complessivamente si calcola ( Amnesty International Annual Report 2000/2023) che la VERVAK ( e sue dipendenze) abbiano compiuto dal 1979 circa 20.000 uccisioni di oppositori del regime in Iran e oltre 15.000 nel mondo.
Gustavo Ottolenghi