Sarà perché siamo circondati da un disagio e un dolore talmente insopportabile che, per sopravvivere, abbiamo cominciato a far finta di niente. Abbiamo affinato insensibilità e ipocrisia per pura difesa (sarebbe corretto dire viltà), sperando la mattina, guardandoci allo specchio, che il nostro menefreghismo sia distratto da una ruga, un foruncolo, dalle tasse, e non avere così modo si sondare in profondità l’amara verità delle cose. La storia ci racconta avvenimenti (meglio sarebbe dire ci sbatte in faccia) fatti che 30/40 anni fa sarebbero stati inaccettabili dall’intero consorzio umano, e oggi ce li beviamo come un bicchier d’acqua. Eppure non era facile raggiungere la quota di cinismo che abbiamo conquistato. Ammettiamolo, siamo stati bravi, anche perché eravamo convinti di essere un popolo democratico con sani principi.

Siamo stati in piena dittatura durante il Covid perché, ora si dice, non sapevamo bene come gestire il problema, ma anche dopo, quando si è appurato che il vaccino (con green pass annesso) non serviva in quanto i vaccinati contagiavano e si ammalavano anche più dei non vaccinati, si è fatto finta di niente e si è continuato a terrorizzare e incolpare i non inoculati.

Oggi, chi allora imponeva l’arresto ai novax, afferma che il vaccino era solo un consiglio, in fondo si era liberi di non farlo, eppure, appena cancellata l’ignobile multa, si sono alzate le voci di politici che gridano allo scandalo per il condono a chi non si era prestato alla sperimentazione. In nessun programma del mainstream MAI è stata invitata una persona danneggiata dal vaccino o che abbia avuto un morto in famiglia. Eppure sono migliaia, lo sappiamo, ma costoro vengono silenziati da qualsiasi testimonianza. In fondo un bel modo per far finta di niente.

Non voler vedere le tragedie umane che ci circondano fa di noi degli esseri inutili. Assistiamo, per esempio, al massacro giornaliero di bambini, donne, vecchi, un apocalittico genocidio che sta facendo scomparire dalla faccia della terra un’intera nazione. Carri armati che travolgono macerie con pezzi di bambini in putrefazione come fosse un fatto ineluttabile (normale) e dopo tanto orrore ci si arrampica sugli specchi per decidere se deve essere considerato un massacro o un genocidio (questo cavillare sui termini è forse ancora più crudele). Il colmo è che abbiamo paura anche solo di accennarlo questo genocidio. Far finta di nulla appare più saggio.

Il 7 ottobre è avvenuto un massacro e nessuno ha fatto finta di niente; quella tragedia ha avuto la giusta esposizione. Però è vietato approfondire come sia stato possibile che il confine più controllato del mondo, quel giorno fosse il più sguarnito del mondo! Una zona monitorata da decine di telecamere con sguardi di militari sempre incollati sui monitor, rendevano impossibile anche solo l’attraversamento di un topolino senza essere notato. Eppure, candidamente, gli uomini di Hamas a suon di bombe hanno fatto saltare le recinzioni, attraversato il confine con trattori, motorini, insomma, un inferno, ma proprio quel giorno manco uno straccio di sentinella.

È proprio strano che il più potente servizio segreto del mondo abbia lasciato libero il passo ai terroristi pur sapendo da mesi che stavano organizzando un attacco in grande stile. Mettiamo pure che quel giorno i soldati erano distratti (ovvio impossibile ma ammettiamo), sarebbero bastate le prime telefonate con richieste d’aiuto degli ebrei rintanatisi negli scantinati per far accorrere in neanche venti minuti una dozzina di elicotteri con un centinaio di soldati e il massacro almeno sarebbe stato di molto ridotto e, soprattutto, evitati i sequestri. Sono invece trascorse 7 (SETTE!) lunghissime ore per far intervenire i primi soldati. Insomma, un tale deficit della sorveglianza avrebbe dovuto far cadere all’istante Il governo di Netanyahu. Macché! È ancora al suo posto che continua indisturbato il genocidio alimentando inoltre nuovo odio verso gli ebrei che nulla hanno a che fare con questa follia.

Ma anche gli stessi terroristi come abbiano potuto pensare di aver avuto campo libero, quando fino al giorno prima sapevano bene che di ciascuno di loro si conosceva la stanza in cui si era rasato la barba? Possibile così tanta ingenuità? Questo è un altro mistero; ma su quelle ore meglio non indagare, sarà la storia che dopo un tot di anni non riesce più a far finta di niente, e la verità, come l’acqua, prima o poi trova un impercettibile crepa e non la fermi più. È anche vero che la storia in alcuni casi resta cieca per decenni. Infatti dimentichiamo che i “terroristi” arrivano da un popolo che è stato avvilito e tenuto in una prigione a cielo aperto per più di 60 anni e non poteva che diventare un serbatoio di sofferenza e ribellione, ma facciamo finta di niente.

Sosteniamo il green acquistando auto elettriche. Se i materiali per le batterie devastano e inquinano altri stati nei quali vengono schiavizzati eserciti di bambini è un problema morale e sociale che non ci riguarda. Al nostro genocidio ambientale che corrode cultura, economia e salute ci pensiamo noi a forza di pale eoliche e fotovoltaico contravvenendo, come nel caso della Sardegna, agli articoli della Dichiarazione sui Diritti dei Popoli Indigeni e alla Convenzione dell’Aia del 1954. Tutte leggi che dovrebbero citare i politici, a costo di sputare sangue per difenderci. Ma no! Deve pensarci chi si batte davvero contro la devastazione dell’ambiente, ma a costoro meglio non dare troppa soddisfazione.

Vedi la Regione Sardegna che davanti alle firme e al grido di 211.000 sardi contro la speculazione demoniaca, ha fatto finta di niente. Eppure sarebbe stato nobile da parte loro dire (invento a caso). Prendiamo atto del vostro desiderio di difendere la nostra terra e siamo orgogliosamente con voi nella vostra e nostra sacrosanta lotta. Macché, 211.000 firme avvolte nella nebbia. Intanto, al porto di Oristano, la notte di Capodanno, quatti quatti, facendo finta di niente (ma guarda un po’?) sono sbarcate altre gigantesche pale eoliche che arrivano dalla Cina! La Regione che farà? Secondo voi? Intanto la Presidente è stata dichiarata decaduta, ma questo è un altro romanzo.

Anche durante l’invasione dell’Ucraina siamo riusciti a “dimenticare” che l’Ucraina da 8 (otto!) anni, prima dell’invasione russa, bombardava con ferocia le regioni a maggioranza russofona. Abbiamo in quegli anni fatto finta di niente con grande disinvoltura per accorgerci poi che la Russia non poteva accettare quello stato di cose all’infinito e trovarsi l’ennesimo paese NATO sotto le mura di Mosca. Certo, che diamine, i russi avrebbero dovuto far finta di niente!

Ma è vero o è una fake dell’IA? Questo dilemma tra pochissimo (lo so, ci siamo già) sarà il vampiro del nostro tempo. Quanto ne dovremmo dedicare per spiegare che io non ho detto quella cosa, che quella faccia è sì la mia ma non sono io, o meglio sono io ma non ho detto quelle terribili cose! Non sapere più dove è la verità sarà il vero devastante problema. Immaginate inoltre un dodicenne che servendosi a piene mani dell’IA non usa più il proprio cervello; quel suo muscolo andrà sempre più atrofizzandosi e il gioco è fatto. Altre pecore ex umani. Ma chi ci governa fa finta di niente coprendoci di proclami; faremmo di tutto per regolare l’IA prima che sfugga di mano (ora che è già sfuggita) eppure tutti a far finta di niente anche davanti all’enorme scomparsa di posti di lavoro umani; sì, però ci sarà qualche nuovo impiego di altra natura. Come no? Per uno che insegna come usare l’IA, 20/30.000 si attaccheranno al tram. Il colmo è che abbiamo bisogno di molta più energia (ecco il falso green) per alimentare il mostro (IA) che ci divorerà definitivamente. È possibile essere più idioti di così? Ma abbiamo ancora dubbi che il genere umano sia alla sua svolta definitiva?

Lo so, ho toccato luoghi comuni facendo finta di nulla e mi scuso. Ce ne sarebbero decine di altri ai quali state già pensando. Ci consola il fatto che in tutte le epoche una gran massa di persone ha fatto finta di niente, uno degli sport preferiti dall’uomo. La differenza è che prima di Internet era possibile non essere così tanto informati degli avvenimenti planetari. Ma oggi il nostro far finta di niente ci rende nudi anche se cerchiamo di coprirci le parti intime con le mani. State evocando la Cacciata dal Paradiso di Masaccio? Avete evocato bene.

Ci sarà un Nuovo Rinascimento? Possiamo, dobbiamo crederlo per far scorrere di nuovo sangue pulito nelle nostre vene. Rischio la retorica ma non ho scelta. Coraggio, andiamo comunque avanti. Per fortuna sono ancora molti coloro che continuano a essere umani senza far finta.

Salvatore Garau

Salvatore Garau

Salvatore Garau è uno dei più noti contemporary artist italiani, più volte presente alla Biennale di Venezia. Oltre che come protagonista dell’arte visiva, è noto anche per essere stato il batterista...

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11 Commenti

  1. Hai fotografato la realtà….. nuda e cruda! L informazione non è libera! Ma soprattutto i poteri forti, la politica, la stampa….. hanno messo il popolo l uno contro l altro! Ma la storia è le strategie di potere sanno bene come fare! E nella tua analisi generale, hai ben descritto ciò che la gente non vuol vedere né sentire.

  2. Ciao Salvatore, sei una bella persona, un grande artista, apprezzatissimo da tutti i critici d’arte contemporanea; non mollare mai, prosegui questo cammino che ti porterà tanta gioia e serenità nel tuo artistico. Ti faccio tanti complimenti: grande….🫂👋👋

  3. Si è vero ciò che metodicamente hai osservato e riportato è uno dei tanti mali che affligge il genere umano.
    La sufficienza nella condotta delle nostre vite, la poca vera ed inconfutabile informazione che arriva e la rassegnazione sono disarmante.
    Nel mio piccolo provo a reagire compensando in piccolissima parte con verità, comprensione, fiducia, considerazione ….. e gratitudine alla vita, incrociando le dita sperando che lo facciano in tanti.

  4. Articolo pertinente. Pleonastico affermarlo. Piuttosto non abituiamoci al peggio. La “società dello spettacolo” nella sua infinita e scientifica spinta al consumo è capace di disarmare le menti e… I corpi. Anzi, riesce ad asservire. Rompere le logiche totalitarie del controllo di massa, in particolare sabotare la sua estetica consumistica, è compito di coloro che si oppongono allo stato di cose presenti. In Sardegna più che mai. Che fare? “Colpire al cuore, Ramon!” Invertire, deturnare il senso della verità. Prospettare artisticamente un’ altro fare, un’ altra realtà. Grazie per il tuo intervento, Salvatore.

  5. Il sistema anglo-ebraico che domina l’occidente è organizzato in modo da escludere etica e verità. Il lungo elenco di nefandezza redatto da Salvatore Garau costituisce la traccia verso dell’occidente nel quale sono stati cancellati, famiglia, dignit6, etica, generi. È rimasta una massa indifferenziata di ottusi edonisti preda al consumo anche di se stessi. Non credo, che il titolo corrisponda alla realtà, non fanno finta di niente, sarebbe già un residuo volitivo, semplicemente non pensano e non provoca nulla plagiati da politica, media, spettacolo che vomitano h24 volgarità e nefandezze sulle .asse già inebetite da un solipsismo totalizzante.

  6. Ciao Salvatore sono assolutamente d’accordo con quello che dici, purtroppo stiamo assistendo ad una crisi antropologica, ed è difficile sperare anche in nuovo Rinascimento. Grazie ciao a presto

  7. Sottoscrivo dall’inizio alla fine, dove ho potuto ho gridato il mio dissenso e indignazione

  8. Caspita…finalmente un vero Attivista. C’è bisogno di ” anticorpi” come Te, per mantenere viva la partecipazione, che è il sale della Libertà e della Democrazia

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