“Accarezza le gambe alla collega e la tempesta di messaggi, carabiniere indagato per violenza. L’inchiesta della procura di Latina. Il militare è anche accusato di stalking”. Questi, titolo e sommario di una notizia pubblicata lo scorso 29 novembre sull’edizione romana on line del quotidiano La Repubblica e firmata da Clemente Pistilli. L’articolo inizia così: “Violenza sessuale e stalking ai danni di una collega. Sono accuse pesanti quelle con cui la Procura della Repubblica di Latina ha indagato un carabiniere”. A leggere titolazione e incipit, il militare sembrerebbe un “mostro” e si avrebbe la conferma del clima di soprusi cui le donne in Italia sono sottoposte.

Continuando la lettura, si viene però a sapere che gli abusi sessuali si sarebbero consumati in questo modo: “in un’occasione, mentre erano di pattuglia, il militare avrebbe messo la mano sul ginocchio della carabiniera”. Riguardo alla tempesta di messaggi con cui l’indagato avrebbe stalkerizzato la collega, Pistilli scrive: “I fatti risalgono a pochi mesi fa e precisamente si sarebbero svolti da aprile ad agosto scorso. Nell’arco di quattro mesi il militare ha inviato alla collega un totale di cinque messaggi. Ha iniziato con un ‘Manchi scema’… per arrivare a ‘stasera eri la più bella’ e approdare al ‘Provo un sentimento’”.

Non ho verificato quanto scrive La Repubblica, ma la pubblicazione dell’articolo mi porta a due considerazioni inquietanti. Innanzitutto, se la ricostruzione corrispondesse alla realtà, in Italia ci sarebbe una situazione schizofrenica: da un lato una donna non riesce a essere tutelata da un potenziale femminicida come emerge da alcuni recenti fatti di cronaca, dall’altro basta sfiorare un ginocchio e mandare qualche messaggio per essere indagati di violenza sessuale e stalking.

Insomma, nel nostro Paese le donne sono potenziali vittime indifese, ma gli uomini, per peccati veniali, sono trascinati in tribunale e hanno la carriera distrutta. La stampa, poi, fa la sua parte. Titolare “la tempesta di messaggi”, per 5 whatsapp (o sms, non ho elementi per precisare) in quattro mesi, di natura blandamente sentimentale, non mi sembra il modo per rasserenare gli animi.

Milo Goj

Milo Goj

Milo Goj, attuale direttore responsabile de L’Incontro, ha diretto nella sua carriera altri giornali prestigiosi, come Espansione, Harvard Business Review (versione italiana), Sport Economy, Il Valore,...

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