Questo Covid certo che è proprio strano.
C’è chi ci rimette moltissimo e chi invece ci guadagna moltissimo.
E si nasconde benissimo!
Pensiamo un po’.
Prima di tutto le assicurazioni.
Questa primavera, il lockup totale ci ha costretti a casa. Nessuno poteva uscire. Dell’utilizzo delle auto, tranne che per gli impegni di lavoro delle categorie che non potevano fermarsi, neanche a parlarne. Quindi? Per che cosa pagavamo l’assicurazione RCA auto? Per l’auto ferma!
E per di più con le auto ferme nessuna incidentalità. E quindi meno incidenti e meno rimborsi. E i furti? Anche i ladri non operavano. Non potevano muoversi! E quindi meno rimborsi, ma noi continuavamo a pagare.
Qualcuno è intervenuto a livello governativo?
Nessuno. Eh già non era un’emergenza.
Solo Unipol, che sappia io, si è mossa ed ha scontato un mese di polizza ai suoi clienti.
Bravi! Bella mossa. Hanno fatto una azione corretta, seria e la hanno anche ben comunicata. Guadagnando reputazione.
By the way, da allora due mie polizze sono già passate a Unipol e probabilmente anche le altre che scadranno migreranno lì.
Ed il bollo auto? Era di circolazione, poi è diventato di possesso, tranne che per le auto storiche. Quindi dobbiamo pagare anche se il possesso di un bene mobile immobile è assai difficile da comprendere.
Speriamo non mettano anche le tasse di possesso ai quadri, alle macchine per il caffè, alle pentole ed alle lenzuola. Questi beni lì abbiamo usati molto di più! Non si sa mai!
E poi ancora. I dati dicono che gli italiani sono in testa alle classifiche di possesso di prima, seconda e terza casa. Già è la Tari sulle seconde case?
Nessuno ci poteva andare. Non ci si poteva muovere! E quindi non si produceva immondizia.
E allora perché si paga la Tari?
Idem la tassa sulla televisione. Se non si può andare nelle seconde case perché si paga la tassa per la televisione? Non la accende nessuno!
E la parte fissa di luce, gas, acqua potabile?
E nessuno ne parla!
E le quote mensili delle linee fisse? Anche se sempre meno!
E ancora, gli abbonamenti sui trasporti. Che nessuno poteva usare. Qui per la verità qualche sindaco è intervenuto per prolungare le scadenze.
E il Telepass? Anche quello inutilizzabile ma la quota di abbonamento fissa mica si ferma.
Potrei proseguire a lungo.
Certo colpisce che tutta questa tematica sia passata sotto assoluto silenzio da parte soprattutto dei media.
Ma la domanda che più meriterebbe una risposta è: ma dove sono finite le associazioni dei consumatori?
Io temo di avercela la risposta, ma vi lascio con questo pensiero.
Meditate gente, meditate!
Cesare Valli