Chi li ha visti? Chi li ha sentiti? Silvio Savarese — Salesforce, Vanessa Colella — VISA, Luca Maestri — Apple, Alberto Salleo — Stanford University
Marco Pavone — Center for Automotive Research. Queste le ultime figure di altissimo spicco a San Francisco e Silicon Valley. Si aggiungono a una lunga lista di italiani: Enzo Torresi, Pierluigi Zappacosta, Giacomo Marini, Diego Piacentini.

E tanti altri. Sono founders, sono managers, e sono italiani. Guidano le strategie di colossi multinazionali, e la ricerca di grandi università. Sono italiani alla frontiera della tecnologia, e sono italiani di frontiera. Li ho incontrati o re incontrati negli ultimi giorni in occasione di una missione della American Chamber of Commerce in Italy, ed ho ascoltato le loro storie ma soprattutto la visione dell’Italia e del futuro. Li accomuna spirito imprenditoriale e di avventura.

Chi li ha visti? Chi li ha sentiti?

La stampa italiana raramente ne parla. Forse perché, si sa, non è facile essere profeti in patria, o forse perché il successo non fa notizia. Eppure sono persone che per l’Italia hanno fatto tanto, e farebbero ancora di più. Basta solo ricordare l’Apple Academy a Napoli, unica fuori dagli USA. Oggi la loro funzione, svolta con entusiasmo, è di appoggiare e seguire altri italiani, giovani ingegneri e scienziati, che cercano di raggiungere la frontiera. Missione lodevole, e di successo.

Che Paese vogliamo diventare

Ma è questa la missione migliore? O sarebbe meglio per l’Italia se la frontiera si spostasse verso casa? Se non si fosse più costretti a partire? Tutti dicono di si. Alcuni con un sorriso amaro — parlano di burocrazia, di tempi lunghi, di un ecosistema che a fatica sorregge la Old Economy, e tanto meno l’innovazione, dell’assenza di capitale di ventura. Pensiamoci bene. Pensateci bene. Il futuro è già oggi. Vogliamo esserci anche noi, come Paese? O preferiamo vederlo come futuro altrui, e noi come meri spettatori? Vogliamo continuare ad esportare talenti e sogni? O realizzarli a casa? L’Italia può essere il futuro dello sviluppo, o solo l’utilizzatore delle innovazioni altrui?

Il capitale umano c’è. Realizziamolo.
E presto.

 

Antonio Valla

Nato a Milano e formatosi tra l’Italia e la California, ha fondato nel 2009 la Valla Morrison & Shachne, dopo aver creato la Gilliss Valla e Dalsin, LLP nel 1994. Specializzato in casi di contenzioso...

Discussione

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *