Oggi 4 settembre l’Avv. Bruno Segre, compie 105 anni

È un traguardo straordinario, non solo per la lunghezza della sua vita, ma, soprattutto, per la lucidità assoluta, ancor oggi, del suo pensiero e dei suoi ricordi. Negli ultimi anni ho avuto l’onore di ripercorrere con lui la sua vita, nel corso di vari colloqui, dalla giovinezza sino ad oggi.

Dialogare con lui è come ripercorrere l’intera storia del nostro Paese

Ebbene, non vi è argomento, momento storico, personaggio, che Segre non ricordi con dovizia di particolari, con tanto di nomi, cognomi, aneddoti, ecc.. Dialogare con lui è come ripercorrere l’intera storia del nostro Paese, negli ultimi 100 anni: dopo gli anni spensierati della giovinezza, le leggi razziali, avallate dal Re, sono il primo forte impatto per lui e la sua famiglia (nonostante la madre fosse di religione cattolica) con le brutalità di un regime reazionario.

Laureato in Giurisprudenza con il Prof. Einaudi

Il padre non potrà quindi più esercitare la sua professione di assicuratore, mentre Bruno, grazie ad una delle rare concessioni del regime, in quanto iscritto all’Università, potrà comunque terminare gli studi e laurearsi in Giurisprudenza, con una tesi con il Prof. Einaudi, proprio il 10 giugno 1940, appena pochi giorni dopo la sciagurata entrata in guerra dell’Italia. Anche a laurea ottenuta, le difficoltà per Bruno di reperire un’occupazione furono notevolissime, dato che la professione forense, come tutte le altre, era vietata agli ebrei e non era neppure consentita la pratica professionale.

Arrestato ed incarcerato per “disfattismo in tempo di guerra”

Iniziò quindi per Bruno e per la sua famiglia un periodo di gravi ristrettezze economiche, che non sarebbero cessate se non anni dopo la fine della guerra.
Egli, inoltre, a causa di espressioni critiche verso il regime, incautamente scritte in una lettera alla sua futura moglie (aperta e controllata dalla polizia politica), venne arrestato ed incarcerato per “disfattismo in tempo di guerra”, dapprima alle Nuove e poi nella famigerata caserma di via Asti.

Molto attivo nella Resistenza

Liberato, decise di dover partecipare attivamente alla Resistenza, nelle montagne del Cuneese, sia contro i tedeschi occupanti sia contro i Repubblichini, dimostrando nei fatti quella forte avversione che, sin da giovane, egli aveva maturato contro tutte le dittature. Dopo la Liberazione, seguirono gli anni della piena affermazione della democrazia in Italia, dapprima con la proclamazione della Repubblica e poi con l’approvazione della Costituzione.

Ideatore de L’Incontro

Anche per Segre quegli anni segnarono l’inizio di numerose attività che, grazie ad una forte spinta intellettuale, sono proseguite per tutta la sua lunga vita:
– quale giornalista egli, dopo alcune esperienze giovanili, decise nel 1949 di fondare una rivista tutta sua, L’INCONTRO, che ha proseguito le sue pubblicazioni sino al 2018 e che dura ancor oggi nella versione “online”.
– quale avvocato si dedicò con passione alla difesa, in sede penale, degli obiettori di coscienza che venivano condannati al carcere militare e poi fu tra i promotori della legge che abolì tale reato.
– si dedicò inoltre alla battaglia per il riconoscimento del divorzio e dell’aborto.
Ancor oggi l’Avv. Segre contribuisce con propri articoli a L’INCONTRO, concede interviste a studiosi, a giornalisti e radio/TV e partecipa a conferenze e dibattiti.

Il titolo del volume/intervista di Nico Ivaldi “Non mi sono mai arreso” è sintomatico delle sue tante battaglie per la pace ed i diritti civili, opponendosi con forza al razzismo ed a tutti i regimi autoritari per l’affermazione della Giustizia e della Libertà.

TANTI AUGURI BRUNO.

Alessandro Re

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