Un argomento poco esplorato quello oggetto di un convegno al Museo del Risparmio di Torino: la gestione delle spese all’interno del rapporto di coppia. Se poi le due personalità dei componenti della coppia sono agli opposti (parsimoniosi e frugali), le problematiche  si complicano  ulteriormente. Ed è proprio questo aspetto critico che è stato studiato da Scott Rick, docente presso l’Università del Michigan e studioso di economia comportamentale nel suo libro dal titolo  “Tirchi e Spendaccioni “, edito da Egea e con la prefazione di Vincenzo Galasso, docente di Economia presso l’Università Bocconi.

Nel libro, che offre interessanti spunti di riflessione basati sulla ricerca, si entra nella dimensione dell’uso del denaro con implicazioni non tanto nella sfera personale, bensì in quella della coppia e, più in generale, della famiglia. E’ vero che ci si sposa per amore e per passione, ma poi con il tempo per lo più l’amore di passione evolve in amore di “compagnia” e tale tipologia di relazione necessariamente impatta con le esigenze concrete che comportano necessariamente la gestione e l’uso comune del denaro.

L’autore stesso enuclea quattro intuizioni chiavi che emergono nel libro e che sono state oggetto di ricerca. La prima intuizione riguarda il fatto che sebbene a prima vista le due categorie di tirchi e spendaccioni possano sembrare diversi, una riflessione più approfondita fa emergere il fatto che essi hanno parecchi punti in comune, in quanto entrambi presentano conflitti e rimpianti.  In particolare in ambedue è presente  un’angoscia psicologica, seppur opposta: il tirchio “soffre” a spendere mentre lo spendaccione “soffre”  a non farlo. E così per i rimpianti, laddove il tirchio talvolta rimpiange di non aver speso e lo spendaccione rimpiange di non aver comperato ciò che avrebbe voluto.  La seconda intuizione  riguarda il fatto che, come risaputo, talvolta gli opposti si attraggono.

Se è vero il detto secondo il quale “gli uccelli con la stessa piuma si uniscono” confermato dal fatto che le coppie in genere si formano tra persone con le stesse tendenze politiche, le statistiche tuttavia  rivelano  che vi sono più matrimoni o comunque coppie tra tirchi e spendaccioni che non tra personalità con caratteristiche finanziarie  analoghe. Perché questo? Molto semplicemente perché il tirchio non è contento di essere tirchio e così lo spendaccione non è contento di essere tale: nell’altro, almeno inizialmente, si viene affascinati  e si apprezza l’aspetto contrario di ciò che viene percepito come un proprio “difetto” (in psicologia ciò  si identifica come “attrazione fatale”). Tuttavia, con il passare del tempo e con l’evoluzione della relazione, tale aspetto  positivo sfuma sempre di più, sino a diventare nella coppia un fattore respingente e spesso oggetto di discussioni e litigi per la gestione del denaro, se tale diversità non viene saggiamente mediata.

La terza intuizione riguarda la trasparenza finanziaria e la così detta “infedeltà finanziaria”. In senso stretto la trasparenza finanziaria significa permettere al partner di sapere nel dettaglio ogni spesa anche minima effettuata e nascondere anche una sola spesa è considerata infedeltà finanziaria.  Ma la ricerca ha evidenziato che questo è un fattore negativo all’interno della coppia, laddove la privacy è funzionale alla propria individualità. I conflitti spesso nascono dall’idea che anche le piccole spese non necessarie, nel loro insieme, permetterebbero nel tempo di diventare ricchi con l’accumulo di denaro (il cosiddetto “fattore latte” per i ricercatori). La scienza matematica esclude tale fenomeno, però talvolta radicato in alcune mentalità.

Posto che un minimo di privacy è necessario per preservare la propria individualità,  l’autore suggerisce di adottare, all’interno della coppia,  più che la trasparenza finanziaria in senso stretto, la “translucenza” finanziaria che, più elasticamente, permette al partner di sapere con approssimazione  le spese in un certo arco di tempo (settimanale o mensile) ma senza entrare nel dettaglio. Ultima e quarta regola proposta è quella secondo la quale, all’interno della coppia, non bisogna mai chiedere al partner cosa  desidera in regalo per il proprio compleanno (il regalo implica sempre una sorpresa!). Anche se ciò può apparire  molto comodo,  nelle relazioni intime di coppia bisogna sempre sforzarsi di entrare nella dimensione psicologica dell’altro per intuire cosa il partner  potrebbe davvero gradire come regalo. Solo in questa maniera ci si sente davvero compresi e importanti all’interno della coppia. L’autore osserva inoltre che, nell’esperienza americana, gli accordi prematrimoniali in merito alla gestione dei patrimoni ( anche nel caso malaugurato del fallimento dell’unione) hanno una funzione  positiva all’interno dell’armonia di coppia.

Come si può ancora aggiungere a un argomento così importante e ancora così relativamente  poco studiato  quale è la gestione del denaro nelle unioni sentimentali?  Vincenzo Galasso, che ha curato la prefazione del libro, sottolinea ancora alcuni aspetti. Può sembrare ovvio, ma è il caso di puntualizzarlo, che gli equilibri finanziari all’interno della coppia o della famiglia sono influenzati dal tipo di reddito della famiglia ( come stabilisce la legge stessa )  e, in genere,  dalla capacità negoziale di chi produce più reddito.

Va da sé che laddove anche la donna è finanziariamente indipendente  (senza dimenticare che anche l’attività di cura potrebbe essere monetizzata e avere un valore economico intrinseco), gli equilibri possono essere facilitati, così come certamente lo sono anche dall’educazione finanziaria dei componenti della coppia. Se il denaro deve essere considerato un mezzo per raggiungere un fine all’interno della coppia, deve costituire uno strumento per un cammino comune verso il raggiungimento degli obiettivi comuni, importante per il rafforzamento dell’unione (il cosiddetto essere partner in crime). In conclusione, posto che le statistiche  dimostrano che in coppia si è più felici, più sani,  più ottimisti, che si vive più a lungo e si spende di meno rispetto ai single, non si può non riconoscere come una serena e sapientemente concordata gestione consapevole del denaro rivesta una grande importanza all’interno dell’armonia della coppia e della famiglia in generale.

Liliana Perrone

Liliana Perrone

Consulente legale di Intesa Sanpaolo

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