La grande capacità di un politico è quella di anticipare la soluzione dei problemi che verranno, soprattutto quando sono facili da prevedere
Il livello di disoccupazione che il nostro paese raggiungerà è ormai sulla bocca di tutti. La cassa integrazione Covid può alleviare a breve termine, ma dopo la sua scadenza non illudiamoci che tutto tornerà come prima e che le aziende possano garantire gli stessi livelli occupazionali e sostenere i costi che ne derivano.
Ci saranno licenziamenti. Imprese, sindacati, governo si troveranno di fronte a battaglie sociali, aumenterà la povertà in un paese già povero
Allora una proposta provocatoria, ma forse efficace.
Anticipare la soluzione del problema offrendo drastiche riduzioni degli oneri fiscali, portandoli al 10%, su una percentuale dei dipendenti in forza (20%) e dando la possibilità di trasformare una parte di contratti full in part time. Un semplice calcolo matematico ci dice che 10 dipendenti costano in media 400.000 euro anno di cui 200.000 corrispondono agli oneri fiscali, che, se ridotti al 10% riducono il costo complessivo portandolo a 220.000 euro. Se poi, il 50% di questi contratti possono essere trasformati in part time, si arriva ad un costo totale di 170.000 euro, ma non si licenzia nessuno, lo stato non deve intervenire (qualcuno dirà…meno entrate per l’Inps, ma ognuno deve fare la sua parte, non sempre e solo imprese e dipendenti) e gli imprenditori mettono in campo la cosiddetta corporate social responsibility, quella vera, non fatta solo di documenti
Ingredienti per la ricetta:
Politici lungimiranti e preparati
Sindacati che riconoscono il valore e la serietà delle imprese
Imprenditori che rispettano la solidarietà prima dei semplici numeri
Vittorio Musso