Tutti conoscono le otto Università americane definite “ Ivy League”: Harvard, Yale, University of Pennsylvania, Cornell, Princeton, Columbia, Dartmouth, Brown.

Ci sono anche le ‘Ivy non Ivy League’ accademicamente superori…

Forse non tutti sanno però che la loro fama non è legata per tutte solo al prestigio accademico, ma piuttosto a quello sportivo. Questa lega venne istituita nel 1954 per unire gli istituti americani più vecchi e situati sulla costa orientale. Quelli che procuravano i migliori risultati sportivi particolarmente nel baseball. Per contro, quasi tutte le Università definite “Ivy Plus” o anche “Ivy non Ivy Legaue” sono accademicamente molto superiori alle prime. Qualche esempio?

… ma a rischio scandalo e favoritismi

MIT, Caltech, Stanford, University of Chicago, John Hopkins. MIT, Stanford e Caltech sono da sempre nelle prime tre posizioni delle classifiche mondiali. In diverse materie come matematica, fisica, economia, biologia, University of Chicago è  tra le prime 5 in America e 10 nel mondo. Negli ultimi anni alcuni scandali hanno colpito alcune Università Ivy League. Uno dei più pesanti risale al 2021, quando si scoprì che alcune celebrità e tycoon americani avevano corrotto dirigenti di Harvard e Yale (perlopiu sportivi) per favorire i propri figli nelle ammissioni. Alcuni degli imputati stanno tuttora scontando gravi condanne in carcere. La Columbia, nel 2022 venne sottoposta ad una indagine riguardo alla sua posizione in clasifica. Dalla diciottesima posizione, detenuta nel 1988 era passata alla seconda nello stesso anno. Si scoprì che alcuni dirigenti e professori avevano manipolato i dati dell’istituto in modo da ingigantire l’attività di ricerca. Un elemento molto importante nella valutazione delle Università americane, insieme al numero degli studenti nelle classi e le qualifiche degli insegnanti. Ne seguì un abbassamento nel posizionamento di Columbia, che oggi è risalita ma resta fuori dalle prime dieci mondiali.

Antisemitismo e appoggio alla causa palestinese

Più recentemente ad Harvard, University of Pennsylvania e MIT sono avvenuti fatti gravissimi. Dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023 contro Israele, in queste Università si sono susseguite manifestazioni a favore di Hamas e violentemente antisemite. Nonchè vere e proprie aggressioni fisiche ai danni di studenti ebrei. Dopo mesi di questi episodi, i Presidi di queste università sono stati interrogati dalla Commissione di Istruzione e invitati a prendere ufficialmente una posizione contro Hamas e l’antisemitismo. Tuttavia, nessuno dei tre ha ritenuto di farlo, restando sul vago. La Preside di Harvard, Claudine Gay, professoressa di colore con un dottorato di ricerca conseguito nel suo Ateneo, era stata diretta. “L’antisemitismo non è sempre necessariamente da condannare: dipende dal ‘contesto’ lo è solo quando anticipa fatti violenti contro gli ebrei“.

Calo di consensi per le Ivy League

A tale dichiarazione sono seguite infinite polemiche nonché l’interruzione di molte sostanziosiime donazioni da parte di importanti alumni  (ex laureati e sostenitori dell’Universita). Anche nel caso di Ken Griffin, non ebreo, e fondatore dell’ importantissimo fondo Citadel. Griffin nella sua vita ha donato mezzo miliardo di dollari ad Harvard. Lo scandalo ha portato la Gay a dimettersi nel gennaio 2024. La posizione non chiara ad oggi mantenuta da molte Ivy League ha fatto registrare un netto cambiamento nelle domande di iscrizioni per il 2025. Una domanda che di sta indirizzando su altri atenei. Tra le favorite John Hopkins e University of Chicago.

Flavia Tibaldi

Flavia Tibaldi

Flavia Tibaldi diventa avvocato a soli 23 anni. Lavora a Parigi come legale negli arbitrati internazionali nello studio Lette et Associés. In seguito, torna a Milano nello studio legale di famiglia. Dal...

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