La perdita dell’identità, vista come una sorta di smarrimento emotivo rispetto alle proprie certezze personali, è una piaga che si sta diffondendo rapidamente. Studiando e captando i continui cambiamenti con i quali si misura oggi la società, soprattutto dopo il periodo pandemico, Sabrina Ravanelli ha in programma per il 2024 una personale, intitolata ‘Social Identity’, presso lo spazio milanese della Fabbrica del Vapore, uno dei più importanti hub internazionali per l’arte visiva. Nativa di Trento, ma milanese d’adozione, è una delle artiste più stimate all’interno della ‘X Generation’ (nati tra il 1965 e 1980); nel 2017 è stata ospite alla Biennale di Venezia presso il Padiglione Armenia.

Le sue opere, attraverso un’ottica iconologica, s’inseriscono in un filone introspettivo e psicologico, in grado di raccontare l’asprezza del nostro tempo. È conosciuta anche con l’appellativo di ‘material Queen’, per la particolare abilità nel trattare i materiali. Il percorso espositivo prevede un’ampia raccolta di opere, circa trenta, con lo scopo di stimolare una riflessione sulla ridefinizione del concetto di identità, profondamente mutato negli ultimi anni. Tra i temi affrontati saranno presenti quelli relativi alla ‘Brand Art’ (di cui la Ravanelli è l’ideatrice), corrente che lega l’immagine di un’azienda all’imprenditore, fondendo in completa trasparenza l’identità lavorativa con la personalità artistica. Ripresentando, inoltre, opere della mostra concept ‘Unidentity’ tenuta presso la Galleria Schubert, l’artista evidenzia l’accentuazione dello smarrimento dell’‘Io’, coinciso con l’epidemia di coronavirus, e l’uso delle mascherine che celavano il volto.

L’emergenza sanitaria da Covid-19 ci ha reso anonimi, quasi irriconoscibili; si è trattato di una perdita di identità, intesa non soltanto in senso fisico. I nostri punti di riferimento sono venuti meno”, ha precisato il Maestro Ravanelli. La kermesse artistica svilupperà anche contenuti relativi al QR Code, asettico strumento di lettura dei nostri dati e alle sovrastrutture del corpo umano. “Quest’anno per la prima volta – ha affermato la Ravanelli – una modella transgender ha vinto Miss Olanda, conquistando il titolo con ormoni e soldi. Il corpo umano sta progressivamente smarrendo la sua vitalità primordiale, a favore di maschere plastificate”.

È previsto, in aggiunta, un video con base in bianco e nero che proporrà  immagini con un QR code, rappresentante la tecnologia. Elementi naturali sovrapposti, a colori, rammentano la forza dirompente della natura. Nonostante siamo figli della cultura ellenica, nella quale la ‘ταὐτότης’ (ovvero l’identità) era considerata un valore imprescindibile dell’uomo, oggi, con l’avvento del digitale, si è diffuso un modo di vivere più complesso, dettato dalla scomparsa di modelli tradizionali e consolidati. La ricerca dell’artista è una chiave di lettura della nostra società, un monito a ritrovare noi stessi e recuperare quella libertà tolta, unico strumento di salvezza per tornare ad una dimensione più umana. Una mostra che promette di stupire i visitatori. Con la sua arte Sabrina lancia un segnale di allarme che tutti noi possiamo cogliere.

Martina De Tiberis

Martina De Tiberis

Laureata in Lettere Moderne e specializzata in Filologia Moderna presso l’Università degli Studi di Ferrara con il massimo dei voti. Nel 2021 ha intrapreso il percorso per diventare giornalista pubblicista,...

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