Il 10 maggio 2019 la Risiera di San Sabba (Trieste) ha ospitato la cerimonia rievocativa, con la collocazione di una targa alla memoria delle migliaia di Testimoni di Geova vittime della persecuzione nazifascista.

Essi furono perseguitati, non per motivi razziali come gli ebrei, ma per la loro condotta religiosa ispirata alla pace e alla neutralità. È stata pure inaugurata una mostra dei “triangoli viola” (simbolo cucito sulle uniformi dei T.d.G. nei lager).

L’iniziativa è stata organizzata dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova, che ha la sede centrale a Roma.

Nella circostanza l’avv. Bruno Segre ha inviato il seguente messaggio:

Desidero unirmi alla nobile iniziativa di commemorare i Testimoni di Geova, vittime del nazifascismo. Quale promotore dei progetti di legge per il riconoscimento in Italia degli obiettori di coscienza al servizio militare ho avuto occasione di difendere centinaia di giovani Testimoni di Geova dinnanzi ai Tribunali Militari della Repubblica.

Posso attestare che la fermezza della loro fede, ispirata a principi di onestà, sacrificio personale, solidarietà, ha suscitato la mia ammirazione, pur non condividendo la loro religione.

Esiste una religione dell’Umanità, al di sopra delle singole espressioni di fede, ed è quella che unisce tutti gli individui accomunati dalla Ragione e dall’opposizione ai miti del razzismo, dell’antisemitismo, dello sfruttamento. Ritengo che anche i Testimoni di Geova, partecipino a questo ideale di tolleranza e di fraternità”.

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