A Milano esiste da 12 anni un museo di grandi dimensioni nascosto. Unico museo al mondo all’interno di un depuratore delle acque reflue. Ma perché un museo d’arte contemporanea nato dalla volontà dell’associazione culturale e movimento di pensiero “Arte da mangiare mangiare Arte” in un Depuratore? Ecco già questo è un atto performativo. L’associazione “Arte da mangiare”, fondata e diretta dalla sottoscritta, Ornella Piluso in arte topylabrys, 28 anni fa presso la società Umanitaria, fra i tanti progetti sviluppati ha inserito l’arte contemporanea in un depuratore proprio perché l’arte come ogni altro aspetto della società deve essere depurata. In questo contesto nasce anche il festival internazionale dei depuratori, unico al mondo e organizzato sempre dall’associazione con lo scopo di far conoscere le attività che un depuratore di eccellenza come quello di Milano Nosedo e l’arte compiono a favore della società.
Il lavoro fatto da numerosi artisti a livello internazionale è stato notevole e continua, grandi installazioni attendono un pubblico che però può entrare solo durante 4/5 eventi promossi durante l’anno, questo perché non si è ancora risolto il problema della sicurezza. La situazione è annosa ma non per questo l’associazione è disposta ad abbandonare. I depuratori di Milano sono due e vengono gestiti con dovizia da MM. Una città come Milano che nel 2026 ospiterà i giochi olimpici invernali e che per tale occasione si sta mettendo a lustro, non può non riconoscere in un’operazione di transizione ecologica nata molti anni fa un’eccellenza da mostrare come unico esempio al mondo in cui arte, scienza, tecnologia, interagiscono costituendo un esempio virtuoso.
Il MAF non è il solito museo, racchiude 40 installazioni all’aperto, di grandi dimensioni ed una serie di opere collaterali da scoprire, la vera espressione del Genius Loci. Il MAF è riconosciuto come luogo d’Arte Unico anche nel suo “fare”: gli Artisti hanno la possibilità di avere 100 mq di terreno dove progettano e sperimentano. La “depurazione” è anche questa: rigenerare, rifare, rivedere! Questo è il pensiero di accoglienza che viene proposto agli Artisti che vogliono esprimere alla cittadinanza la loro Visione, sulla tematica delle risorse del nostro pianeta.
Tutto ciò viene seguito, oltre che dalla sottoscritta, dalla Curatrice Monica Scardecchia. Ora, mi chiedo e Vi chiedo, un progetto unico nella Sua espressione, missione, ormai sperimentato nei contenuti, perché deve essere NEGATO ai cittadini? Milano nel ‘900 è stata la capitale dei movimenti Artistici ed ora? Mi sentirei in colpa se dovessi ancora tacere, l’Italia vive sulla cultura del passato e non possiamo ora ignorare la cultura contemporanea che è anche un punto di riferimento della comunicazione. Noi del MAF, siamo orgogliosi di far VIVERE delle VISIONI in cui è sempre più presente l’interazione fra settori diversi che nel futuro dovranno interagire in un mondo globalizzato.
Ornella Piluso