Sarà conferito a Triste il prossimo 12 giugno allo scrittore Diego Zandel il Premio Fulvio Tomizza 2023 attribuito dal Lions Club Trieste Europa.
Giunto alla sua diciannovesima edizione, il riconoscimento – che verrà conferito alle ore 19.30 presso il Caffè Tommaseo di Trieste – gode del patrocinio del Comune di Trieste, ed è stato presentato con la presenza dell’artista Eleonora Sabatini, realizzatrice del progetto del bassorilievo in cristallo che verrà consegnato al vincitore.
Il Lions Club Trieste Europa, costituito nel 2003, per onorare la memoria dello scrittore Fulvio Tomizza e dei suoi ideali di convivenza e condivisione tra popoli e culture, valori che fanno parte della mission del lionismo, attribuisce ogni anno il “Premio Fulvio Tomizza” a – questa la motivazione – “una personalità che, nel tempo, si sia distinta nell’affermazione concreta degli ideali di mutua comprensione e di pacifica convivenza tra le genti delle nostre terre”.
Diego Zandel è nato nel 1948 nel campo profughi di Servigliano, nelle Marche, da genitori fiumani, costretti a lasciare Fiume per le note vicende storiche che hanno sradicato quasi tutta la cittadinanza italiana dalla città del Quarnero. Le sue origini fiumane, come egli stesso ha più volte spiegato, hanno influenzato in maniera diretta e indiretta gran parte della sua opera letteraria, di critico letterario e di pubblicista.
Zandel, assiduo collaboratore del nostro giornale L’Incontro, da tempo analizza assieme agli studiosi e agli storici croati le ferite storiche che divisero gli italiani e gli slavi e, a partire dal 2002, con l’ambasciata croata in Italia si adopera anni per una conoscenza reciproca delle culture italiana e slava. Anche per questo motivo l’ambasciata della Repubblica di Croazia lo ha chiamato ad inaugurare la sezione croata della Biblioteca Europea.
Autore di diversi romanzi e di molti racconti sparsi in varie antologie collettive, in particolare si segnalano i racconti di ambientazione istro-fiumana e greca. È particolarmente attento al mondo balcanico, sul quale scrive anche per i media. Le sue opere sono tradotte in Croazia e in Grecia. Ha sempre lavorato nel mondo dell’editoria e della comunicazione, anche quando lavorava, per vivere, come funzionario della Telecom. E’ editor per la narrativa della Oltre Edizioni. Scrive ancheper “La Gazzetta del Mezzogiorno”, “Il Piccolo” e “L’Osservatorio dei Balcani e del Caucaso”.
Il premio, negli anni passati, è stato conferito a importanti personaggi tra i quali Predrag Matvejevic (2004), Ciril Zlobec (2005), Corrado Belci (2006), Giacomo Scotti (2007), Giorgio Pressburgher (2008), Nuccio Messina (2009), Fulvio Molinari (2010), Miljenko Jergovic (2011), Monika Bulaj (2012), Ivan Jakovcic (2013), Paolo Rumiz (2014), Simone Cristicchi (2015), Demetrio Volcic (2017), Mauro Covacich (2018), Raoul Pupo e Selene Gandini (2019), Milan Rakovac (2020), Rosanna Turcinovich Giuricin (2021) e Andro Merkù (2022).