Ve lo annuncio. È arrivata una seconda pandemia. Forse globale, ma certamente americana. Il mio non è un discorso politico, di parte. Tutt’altro. È una constatazione di fatto.

Lasciare un’impronta concreta e positiva sulla società

La democrazia garantisce un meccanismo, il voto, tramite il quale l’elettorato nomina i suoi rappresentanti a livello locale, statale e nazionale. La funzione di questi rappresentanti è quella di eseguire e intraprendere una serie di azioni per il bene comune, migliorando la vita, la sicurezza ed il benessere di tutti noi. Queste azioni richiedono una piccola dose di coraggio, in quanto gli eletti dovrebbero pensare non ad essere rieletti al prossimo turno elettorale, ma a lasciare un’impronta concreta e positiva sulla società che governano.

Oggi questo non si verifica in America

Dopo quarant’anni di vita e lavoro in questo Paese, trovo che la classe politica sia radicalmente cambiata. È diventata una classe di carrieristi, a protezione della propria poltrona e non di una effettiva attuazione di programmi. A San Francisco, dove vivo, per esempio, questo cambiamento della classe politica si riassume in un Sindaco e un consiglio comunale spesso di ampio respiro e di grandi idee, ma di zero sostanza.

Tante parole e pochi fatti

Strade sporche e mal tenute. Homeless dappertutto, spesso aggressivi. Droga e degrado. In California si ha un deficit di budget di 31 miliardi di dollari. Nell’annunciarlo Governatore ha fatto spallucce, come se fosse un piccolo inconveniente. A livello nazionale questo si riflette nell’incapacità di affrontare in maniera serie temi spinosi e controversi. Lo scorso 7 maggio (ultimi dati disponibili) negli USA si sono verificati 202 mass shootings (definiti come atti  di violenza con armi da fuoco in cui almeno quattro persone rimangono morte o ferite. Letteralmente sparatorie di massa).

Preghiere da parte dei politici ma poche reazioni concrete

Come si può rispondere a questi fatti, a tale scempio solo cole le preghiere? Dove sono le azioni? Sul tema immigrazione, si assiste a un immobilismo assoluto da parte di un Congresso che non riconosce, se non a parole, che questo è un Paese fondato sull’immigrazione, sul rinnovo etnico e sociale. E sulla povertà ormai vige da anni un silenzio assoluto. Come è possibile tollerare che ci siano, a fine 2022, oltre 12 milioni di bambini, ripeto, bambini, in stato di povertà nel Paese più ricco del mondo (fonte: Columbia University)?

E dove sono i nostri politici?

Assenti ingiustificati. Parlano tanto e fanno poco. E così comportandosi, purtroppo aprono la porta a demagogia ed estremismo, di destra e di sinistra. A figure “forti.” Da Alexandra Ocasio-Cortez, a sinistra, a Ron De Santis, a destra. Perché la paura di governare crea un vuoto, e questo vuoto, la storia ci insegna, viene colmato dagli estremismi. La paura crea rabbia e la rabbia porta irrazionalità. Il Paese rischia di andare alla deriva, perché il timone non sarà più al centro, ma agli estremi.

Antonio Valla

 

Antonio Valla

Nato a Milano e formatosi tra l’Italia e la California, ha fondato nel 2009 la Valla Morrison & Shachne, dopo aver creato la Gilliss Valla e Dalsin, LLP nel 1994. Specializzato in casi di contenzioso...

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