La Torre di Babele è sempre attuale. Nel mondo esistono più di 8 mila lingue parlate. Però, se a livello verbale l’umanità è frammentata, si può trovare un linguaggio unico: quello visivo.

A questa riflessione si ispira Worldtype 2023, l’installazione creata da Lorenzo Marini e in esposizione dal 18 al 30 aprile presso lo spazio di Roseto – Garibaldi 95, a Milano.

Il sistema di segni creato dagli uomini diventa un pianeta, dove il mittente, il destinatario, il messaggio e il codice si fondono in un’unica funzione, inclusiva e globale. In sostanza, l’installazione diventa un omaggio all’arte come linguaggio universale e messaggio di fratellanza.

Worldtype 2023 è al tempo stessa il punto finale, di arrivo e di ripartenza della mostra personale di Lorenzo Marini, cui dà il nome. La location che la ospita fa parte del complesso, situato in corso Garibaldi 95, sede del quartier generale di Roseto, che ha dedicato appunto uno spazio a eventi artistici e culturali. La società milanese opera nel settore dell’immobiliare di lusso e delle locazioni di prestigio, e considera la promozione di arte e cultura un impegno, all’insegna della csr, la corporate social responsibility.

La personale, alla cui realizzazione ha contribuito anche Federico Bianchi, capo dipartimento arte moderna e contemporanea della casa d’aste Art Rite, ospita quadri e installazioni del Maestro padovano, ma milanese d’adozione. Sono presenti due advisual del primo periodo di Lorenzo Marini, quando, traduceva i testi visivi figurativi della pubblicità in puro linguaggio plastico.

L’esposizione prosegue mostrando l’evoluzione della Type Art, il movimento artistico creato da Marini nel 2016. Tra i piatti forti, in anteprima assoluta, “XIV Armchair”, un trono in stile Louis XIV, omaggio alla mitica poltrona Proust, realizzata da Alessandro Mendini 35 anni fa.

Nestar Tosini

 

 

Nestar Moreno Tosini

Laureato in Scienze della comunicazione presso l’Università della Svizzera italiana, Nestar Moreno Tosini è un giornalista e sociologo italosvizzero

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