Il Centro Studi Sereno Regis ha organizzato nella propria sede di Torino un Convegno in occasione dei 50 anni dalla legge Marcora n. 772 , che riconobbe l’obiezione di coscienza al servizio militare.
In convegno organizzato dal Centro Studi Sereno Regis
All’importante Convegno hanno partecipato fra gli altri Piercarlo Racca, uno dei quattro soci fondatori del Centro Studi nel 1982, assieme a Domenico Sereno Regis, Nanni Salio e Franco Sgroi ora deceduti. Erano presenti l’ex presidente Angela Dogliotti, il dirigente Giuseppe Marasso, lo scrittore Sergio Albesano, l’avv. Bruno Segre. E noltre il corrispondente da Bruxelles Sam Bieseman, il docente Giuliano Pontara.
Un archivio storico di estrema importanza
Il Centro Studi custodisce un archivio con una documentazione di carte e fonti importanti sull’o.d.c., possiede una biblioteca specializzata in materia di pacifismo e antimilitarismo, riunisce una comunità di anziani sostenitori dell’o.d.c. sin dagli inizi e di giovani che testimoniano il loro impegno nella diffusione del pacifismo. Il Centro fu presieduto da Nanni Salio per oltre 30 anni, sino alla sua morte nel 2016.
La storia dell’obiezione di coscienza
Durante i due giorni del Convegno, nella sessione storiografica il prof. Marco Labate dell’Università di Urbino ha evocato “la lotta per il riconoscimento dell’o.d.c. a Torino” e il prof. Marco Scavino dell’Università di Torino ha parlato della “sinistra extra parlamentare e dell’antimilitarismo a Torino fra gli anni Sessanta e Settanta”.
L’avvocato degli obiettori
Nella sessione archivistica il dott. Andrea Mori (archivista di Radio Radicale e del Movimento Nonviolento) si è intrattenuto sul tema: “Attenta vigilanza, Nonviolenti, antimilitaristi, lotte per l’o.d.c. nella carte del Ministero dell’Interno”. Il dott. Alessio Bottai (archivista del Centro Studi Piero Gobetti) ha illustrato il contenuto de “Il fondo di Umberto Calosso. Le carte sull’o.d.c.”
Successivamente vari personaggi sono saliti sul palco. Il giornalista Sergio Albesano, autore di un pregevole “Storia dell’o.d.c. in Italia” (1993) ha narrato le molte difese dell’avv. Bruno Segre “l’avvocato degli obiettori”.
Movimento non violento, insieme a Università e Radio Radicale
Inoltre Pier Carlo Racca ha descritto “il corpo europeo della pace”, Giuseppe Marasso ha rievocato la figura e l’attività di “Domenico Sereno Regis”, Pietro Polito direttore del Centro Studi Piero Gobetti ha narrato “L’esperienza di “Nuova Difesa”, mensile per gli o.d.c. in Servizio Civile (1980-1982)”.
Il prof. Luigi Ferrajoli dell’Università di Roma 3 ha dialogato con la prof. Valentina Pazè dell’Università di Torino e con il pubblico su “O.d.c. e diritti fondamentali”.
Gli interventi di Bruno Segre sull’obiezione di coscienza
L’avv. Bruno Segre, l’avvocato per antonomasia degli o.d.c. in Italia e decano del Foro (età 104 anni), ha divertito il pubblico raccontando taluni episodi processuali dinnanzi ai Tribunali Militari. E inoltre ha ricordato i suoi rapporti con Alberto Bertone direttore dell’Ufficio stampa dei Testimoni di Geova (che furono la quasi totalità degli o.d.c. condannati). Fra i benemeriti dell’o.d.c. Franco Antonicelli (autore di un discorso in Senato) e Rodolfo Venditti, magistrato che scrisse libri sull’o.d.c. e si presentò al Tribunale Militare come testimone a difesa degli o.d.c.
Numero speciale del bimestrale Azione Nonviolenta
Un Convegno importante, accompagnato da un numero speciale della rivista bimestrale “Azione Nonviolenta” fondata nel 1964 da Aldo Capitini e ottimamente diretta a Verona dal giornalista Mao Valpiana. Sulla rivista emerge un interessante saggio di Pietro Polito intitolato “L’o.d.c.del laico laicista Bruno Segre”. Nel saggio si costruisce il carteggio intercorso fra l’avvocato e il prof. Aldo Capitini, fondatore del Movimento Nonviolento per la pace.