Da più parti, ed in particolare dai rappresentanti della destra, si continua a sostenere che il fascismo non è più un problema nel nostro Paese e che, anzi, vi è una specie di “fissazione” della sinistra nel voler insistere su tale tema. Mi pare, viceversa, che il nostro Paese non abbia mai fatto veramente i conti con il proprio passato e con un regime illiberale, che ha instaurato in Italia una dittatura scivolata sempre più nel totalitarismo e, infine, in una guerra sanguinosa che ha portato solo dolori e devastazioni ai nostri cittadini, oltre alla perdita di territorio nazionale ed alle Colonie. La riprova è nel fatto che non esiste in Italia un monumento simile a quello che in Germania, a Berlino, è stato dedicato agli ebrei sterminati dal regime nazista. Ce ne vuole parlare?

In effetti il nostro Paese non ha mai fatto i conti con le proprie responsabilità nella II Guerra Mondiale, lasciando che nell’immaginario collettivo (al quale hanno contribuito anche parecchi film) i veri carnefici fossero solo ed esclusivamente i tedeschi. Viceversa, come già segnalato nei nostri precedenti articoli, i primi ad usare i gas vietati dalle Convenzioni internazionali, erigendo un muro lungo 270 km. al confine con l’Egitto per evitare possibili aiuti e richiudendo in veri e propri “lager” i civili (uomini, donne e bambini in Libia), fummo noi italiani, negli anni 1930/31. Nella conquista dell’Etiopia furono usate la pirite ed altri gas asfissianti causando molte vittime.

Non abbiamo ancora fatto i conti con le nostre responsabilità

Poi partecipammo con ardore e tipico fanatismo fascista alla guerra di Spagna, contribuendo alla conquista del potere da parte del generale Franco, che oppresse il popolo spagnolo con una dittatura feroce e sanguinaria per oltre 50 anni. Come ha ricordato un articolo apparso su L’Incontro del gennaio 2008, ben diversamente si è comportato lo Stato tedesco.

La riunificazione tra le due Germanie ha pacificato gli animi

Infatti sin dal 1999, dopo la riunificazione delle due Germanie, il Parlamento tedesco decise di dedicare “un monumento memoriale agli ebrei d’Europa sterminati dal nazismo per attestare l’unicità di tale crimine e le responsabilità storica dello Stato tedesco. Fu eretto dal 2003 al 2005 al centro di Berlino e nelle vicinanze di ambasciate, istituti culturali, edifici abitativi nonché del parco di Tiergarten e delle sedi del Parlamento e del Governo. Nell’area del Memoriale (19073 mq.) si trovano i bunker della villa di Goebbels e quello di Hitler.
È costituito da 2711 stele di calcestruzzo colorato in grigio, collocate all’aperto e da un Centro Informazioni sotterraneo“.

Berlino ha dedicato un monumento memoriale agli ebrei d’Europa

Il medesimo articolo precisava che “in numerose sale tematiche sono poi raccolti documenti relativi alla vita degli ebrei prima dello sterminio, i nomi dell’anno di nascita e di morte delle vittime, la dimensione “geografica” dello sterminio degli ebrei d’Europa. In film e fotografie si vedono i 200 luoghi dove avvennero fucilazioni di massa, dove si trovavano i campi di concentramento e di sterminio, i ghetti e i percorsi delle “marce della morte”.

Quel portale dei memoriali che manca all’Italia

Infine nel “portale dei memorialifigurano le manifestazioni che si svolgono nei luoghi storici e sugli istituti di ricerca di tutta Europa. Una Fondazione garantisce e onora la memoria di tutte le vittime del nazismo, curando anche la costituzione di un memoriale dedicato a Sinti e Rom, agli omosessuali e alle altre vittime non ebree. Il monumento è costato 27,6 milioni di Euro pagati dallo Stato Federale tedesco”.

Da alleato a nemico giurato…

Nulla di tutto questo nel nostro Paese, che è passato, in pochi giorni, da “alleato di acciaio” della Germania e del Giappone a loro nemico, mentre i precedenti nemici divenivano improvvisamente “gli alleati”. Poi, a guerra terminata, l’amnistia di Togliatti nel 1946 ha decretato un vero colpo di spugna su tutte le nefandezze del precedente regime fascista e della Repubblica Sociale Italiana, consentendo ai “camerati” di ieri di divenire “onorevoli” parlamentari, giudici di Cassazione, prefetti, questori, ecc..

La repressione degli oppositori in Libia, Somalia ed Etiopia

Il ricordo del nostro passato fascista e dei suoi orrori sarebbe quindi disdicevole e turberebbe i nostri sonni. Questa la ragione per la quale non vi è un solo monumento al nostro vergognoso appoggio alle politiche di terrore e di sterminio degli ebrei italiani compiuto dai tedeschi nel nostro Paese, grazie all’aiuto fattivo e determinante di molti nostri compatrioti. Anzi, da noi vengono esaltati gli assassini dell’epoca, quali il generale Rodolfo Graziani, inserito dalla “United Nations War Crime Commission” nella lista dei criminali di guerra per le proprie responsabilità nella feroce repressione degli oppositori in Libia, Somalia ed Etiopia. Purtroppo il Comune di Affile gli ha dedicato un sacrario!

Alessandro Re

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