Una specie in via di estinzione? Oppure un utopia in Italia?
Come tanti, anche dall’estero, sto seguendo la campagna elettorale italiana che ci porterà a votare il 25 settembre, e sto cercando di spiegare ad alcuni colleghi ed amici americani la dinamica e le posizioni dei partiti italiani. Cosa non facile. Anche perché solo i nomi dei partiti a volte fanno sorridere, e la rosa parlamentare è ben lontana da essere un fiore.
Un cespuglio, un rovo di spine…
Pare infatti, vista da qui, un cespuglio, un rovo di spine. Un contrasto di posizioni. Alcune fumose. Altre contrapposte. Altre ancora in flusso, con allontanamenti ed avvicinamenti a sorpresa, alleanze giurate il lunedì ed abbandonate il mercoledì. Alla fine, qui mi chiedono se al di là delle posizioni di ciascun partito, quali e come siano le proposte concrete di piattaforma, i grandi pensieri ottimisti che ti portano alle urne. A voler votare perché il voto è la manifestazione del desiderio per un futuro migliore. Io votante sono ottimista.
Il processo democratico dovrebbe portare ad un’evoluzione
È la speranza che il processo democratico porti ad un’evoluzione ed un miglioramento. E li mi fermo. Faccio fatica a sintetizzare. Mi arrendo. Mi sembra che la politica italiana di queste elezioni sia semplicemente un tutti contro tutti. Una gara a far vedere che gli altri sono peggio di noi. A cercare spauracchi. A volte traboccando in una politica dell’odio che oggigiorno è diventata sempre più accettabile. Mancano all’appello proposte concrete di superamento della crisi, cura per i bisognosi (quelli veri), costruzione di infrastrutture (in un paese che va all’estero a costruirle per gli altri). E ancora politica estera di impatto per l’Italia (non mere, transitorie alleanze).
MAGA o MAMA per l’Italia?
Qui vedo una profonda differenza con la politica elettorale e post-elettorale americana. Negli USA, l’elettore cerca il positivo. Il pensiero ottimista. L’ottica di miglioramento. La esige nei suoi candidati. Persino il MAGA trumpiano “Make America Great Again” è stata e rimane l’espressione ottimista di un movimento, giusto o sbagliato che sia, di un pensiero ed ideologia che ha governato l’America per quattro anni. Doveva per forza essere ottimista. MAGA non poteva essere MAMA “Make America Mediocre Again“.
Qual è il destino del nostro Paese?
In Italia invece, a giudicare da quanto leggo, MAMA è il tema. Il piattume e la mediocrità politica vigono. È questo il nostro destino? Un Paese che ha fatto ed ancora fa sognare il mondo non riesce più a sognare l’evoluzione di se stesso? Speriamo di no. Lato mio, io voterò in Italia il 25 settembre per la prima volta dopo tanti anni. Per chi non lo so, ma spero che qualcuno, presto, mi faccia sognare.
Antonio Valla