“7 domande a…” nasce con l’intento di raccontare la nostra relazione con l’automobile, di farlo in forma di domande brevi e rapide, per lasciare spazio all’intervistato. Personaggi noti e meno noti. Auto come metafora di quel viaggio che è la nostra vita, auto come modo di raccontarsi. Soli o in compagnia, sul sedile posteriore come bambini, poi su quello anteriore come adulti. “7 domande a …” è anche un omaggio a Torino “città dell’auto“. Oggi che la civiltà dell’auto è diventata quella della mobilità.
La Lancia che verrà
Lo puoi incontrare lungo il Po, la mattina presto ad allenarsi. Luca Napolitano, CEO (Chief Executive Officer ) del brand Lancia, primo livello di Carlos Tavares, è uno dei pochissimi italiani che contano nell’universo Stellantis. Romano, sposato, tre figlie, appassionato di vela, profondo conoscitore della Spagna, è laureato in Economia alla Sapienza. La sua missione: rilanciare Lancia.
A ripensarci ci sono 2 Napolitano: quello sportivo che si allena alla corsa la mattina presto, e il manager che incontri poco dopo al Centro Stile. E forse la nuova Lancia dovrà essere proprio così: sintesi armonica della Flaminia Presidenziale e della Stratos da rally. Quale altro brand auto può vantare analogo pedigree?
Quale altro brand è di casa al Quirinale e al rally di Montecarlo ? E quale altro brand incarna eleganza e sportività con altrettanta naturalezza? Sentiamo dalle parole di Napolitano come nasce la sua relazione con l’auto, una passione che lascia anche intravedere in filigrana il profilo della Lancia che verrà .
1- La tua prima auto
La mia prima auto è stata una delle auto di mio padre, fedele cliente Fiat e Alfa Romeo. 850, 128, 131 Super Mirafiori, Alfasud, Alfa 33 sportwagon. In particolare quando ho preso la patente, mio padre guidava l’Alfasud e quindi è su quell’auto che ho fatto le mie prime esperienze. Ho bellissimi ricordi di gioventù, gli amici, le gite, qualche scappatella… ma la vettura che ricordo con più piacere è il Cinquino! Ero ancora bambino ma non posso dimenticarlo. Una splendida 500 che mio padre teneva con grande cura, l’adorava e io l’adoravo. Ve la ricordate la doppietta no?
2-Luca al volante: stile di guida
Quando guidi c’è di tutto, spesso si va di corsa, qualche volta ci si gode la passeggiata, si chiacchiera, si lavora, si pensa, spesso si sogna. Si quello che mi piace fare al volante è sognare, immaginare il futuro, fare programmi … non so se è quello che ti aspettavi, a me piace viaggiare e al volante mi piace viaggiare con la mente. E i bei panorami aiutano! Ecco se devo andare in un posto, se posso scelgo la strada più bella, non quella più breve, quella con il panorama migliore, quella che passa per la campagna o per i paesini.
3- Fantasy journey con piloti di ieri o di oggi, costruttori compresi … chi invitiamo? Dove si va?
Sono molto affezionato a due grandi personaggi, piloti ma anche grandi innovatori: Carlo Abarth e Vincenzo Lancia. Carlo Abarth ha passato la sua vita cercando di migliorarsi, di migliorare le sue performance, diceva “la settimana in ufficio e la domenica in pista”. Vincenzo Lancia ha corso poco ma le competizioni che ha fatto le ha vinte tutte. E’ stato un grande innovatore, amava le auto che sono state la sua vita. Pensate che per farsi assumere bisognava superare una prova: con una fune legava il frontale della tua auto con la parte posteriore della sua. Poi ti portava a fare un giro, il posto di lavoro sarebbe stato tuo solo a condizione di riuscire a stargli dietro senza rompere la fune! Per lui non serviva il master…serviva il manico! Dove si va? Andrei a fare un giro a Montecarlo con Miki Biasion a bordo della Delta HF integrale, di notte, sulla neve …
4- La tua strada del cuore
La verità è che la mia strada del cuore è quella che faccio di solito in bici o correndo, è il lungomare a ovest del porto di Mahon sull’isola di Minorca. La vista sul mare è bellissima, specialmente la mattina presto, spicca un faro sulla piccola isola de l’Aire, le torri fortificate di Punta Prima e Alcalfar, le rocce di Cap d’en Font. La cosa che adoro è che lì tra chi corre ci si saluta sempre, è un po’ come condividere quel bellissimo momento, anche con chi non conosci.
5- Cosa deve avere un’auto per piacere
Deve rispecchiare la personalità di chi la guida, qualcosa di autentico, vero, riconoscibile. Stile, funzionalità, capability, tecnologia, performance, sostenibilità … scegli la tua, oppure scegli la tua a seconda dei tuoi bisogni. Per quanto mi riguarda, io ho 3 figlie, 2 sono sciatrici e viaggiano sempre con tanti sci e zaini enormi, l’altra vive in Germania dove andiamo spesso in auto. Tutte suonano uno strumento, che si portano sempre dietro. Ho un bellissimo e grandissimo setter irlandese, Paco, che non lasciamo mai solo. Per me è importante la sostanza, lo spazio, il comfort e la sicurezza. Io cerco questo. Poi per fortuna esistono le seconde e terze vetture… ma lì è tutto diverso. Amo le spider, sembra di essere in vacanza, c’è qualcosa di magico … anche se vai al lavoro!
6- …e dietro la curva?
Sono il tipo che cerca di sbirciare cosa c’è dietro la curva. Cerco di immaginarlo, di capirlo in anticipo, di prevederlo. Si, cerco di prevedere cosa c’è, e senza aspettare l’ultimo momento. Peraltro è il modo migliore di affrontare la curva, se non sai cosa c’è … sei costretto a frenare e magari non è necessario o anche peggio non freni ma corri un grande pericolo. Ecco io sono il tipo che cerca di prevedere cosa ti aspetta domani e si prepara al meglio per affrontare la nuova giornata. Poi nella vita di tutti i giorni non c’è una curva sola, a volte ce ne sono tante, spesso sono tanti tornanti, e allora lì bisogna avere la capacità di improvvisare, creare, adattarsi, e spesso molto velocemente… perché in fondo è nelle curve che si vede chi sa guidare!
7- Eleganza italiana in Lancia e in Ferretti. Similitudini e analogie
Se parli di eleganza italiana, guardi Lancia nel mondo dell’auto e Alberta Ferretti nel mondo della moda. Sono due aziende con importanti valori in comune, certo eleganza, italianità, ma anche ricerca, innovazione e sostenibilità. Per questo ci siamo trovati subito a nostro agio, pensavo di essere una persona sempre in movimento, ma Alberta mi batte. È iniziato come un rapporto di lavoro e si è trasformato in una bella amicizia. Ricordo ancora la prima volta al nostro Centro Stile: di solito siamo noi a presentare agli ospiti, ma quel giorno Alberta ha iniziato a toccare e spostare tutto… ho capito che stavamo per creare insieme una bellissima nuova serie speciale Ypsilon.
7 bis- Una lancia del passato che simbolizza la tua idea di Lancia. Anche due se vuoi …
Ne vorrei citare tre: l’eleganza della Flaminia, in particolare quella del nostro Presidente della Repubblica. La bellezza senza tempo dell’Aurelia B24 spider, quella di Vittorio Gassman nel film “il sorpasso”. Il carattere della Stratos, una vettura che nessuno ha battuto su una pista da rally!
Eraldo Mussa