Il 22 novembre si è tenuta al Circolo della Stampa di Torino la presentazione della nuova edizione del libro di Giancarlo Carcano, Strage fascista a Torino. 1922.
Una strage contro organizzazioni politiche e sindacali
Il 18 Dicembre 1922 avvenne infatti una vera e propria “strage”, in quanto le squadracce fasciste, ormai padrone del Paese dopo la marcia su Roma e la nomina di Mussolini a Capo del Governo, ritennero di far pagare il conto alle organizzazioni politiche e sindacali della Città. Esse scatenarono, infatti, una vera e propria caccia all’uomo, ad iniziare da Piero Ferrero, all’epoca segretario della FIOM e Carlo Berruti, segretario del sindacato ferroviari e Consigliere Comunale. In realtà, poi, numerosi altri cittadini rimasero coinvolti nella “mattanza” che causò almeno undici morti e trentasette feriti.
Un avvertimento squadrista
Le squadracce fasciste ammazzarono semplici bottegai, artigiani, dipendenti delle Ferrovie, con l’evidente proposito di far capire alla Città che l’epoca delle rivendicazioni sindacali, delle organizzazioni partitiche e della stessa libertà di manifestazione del pensiero, era tramontata. L’evento si inserisce nella serie di manifestazioni che il Comune di Torino e varie associazioni antifasciste hanno organizzato, in tutto il mese di novembre e dicembre p.v.. In vista della commemorazione ufficiale che si terrà il 18 Dicembre 2022 nella omonima Piazza XVIII Dicembre di Torino. Lì c’è la stele che ricorda i nomi degli undici operai, sindacalisti e cittadini assassinati il 18 Dicembre 1922.
Un preciso attacco alle istituzioni
Come ricorda bene Carcano, giornalista e storico di valore, si trattò di un preciso attacco alle istituzioni ed alle rappresentanze politiche e sindacali della Città, all’unico fine di avvisare chi ancora avesse voluto opporsi al Fascismo trionfante, quale sarebbe stata la loro fine. Un libro interessante e documentato per ricordare e per non dimenticare.
Alessandro Re